La riunione di un consiglio condominiale alla periferia di Toronto, in Canada, è stata interrotta a tarda sera domenica da un killer armato di pistola. L’uomo, che a quanto pare abitava nel condominio, ha sparato contro gli otto membri riuniti intorno al tavolo. Secondo i primi resoconti della vicenda, cinque sarebbero stati uccisi. Lo sparatore a sua volta sarebbe stato ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia.
Il capo della polizia di York, Jim MacSween, ha dichiarato che gli agenti presenti si sono trovati di fronte a una “scena orrenda”, con numerose vittime decedute trovate in diversi appartamenti dell’edificio. “In questo momento stiamo informando le famiglie, quindi a questo punto non posso fornire alcuna informazione sulle vittime o sul soggetto”, ha detto MacSween.
MacSween ha dichiarato che non c’è alcuna minaccia per la popolazione e le persone evacuate possono tornare alle loro case.
Sul luogo sono arrivate le forze dell’ordine in massa, oltre a numerose ambulanze. Il Canada non registra lo stesso numero di attacchi armati come gli Stati Uniti, ma negli ultimi anni anche lì ne sono avvenuti vari e molto sanguinari. Nel 2020, Gabriel Wortman uccise 13 persone in una serie di sparatorie, e altre 9 appiccando vari incendi. Anche lui terminò il suo arco di violenze quando la polizia lo affrontò e lo ferì a morte.
Il 6 dicembre 1989, un uomo di 25 anni, che diceva di odiare le femministe, sparò e uccise 14 studentesse e ne ferì altre 13 in pieno giorno all’ École Polytechnique, la scuola di ingegneria di Montreal.