Cinque cittadini russi e due americani sono stati accusati dalle autorità di Washington di aver preso parte a una cospirazione internazionale finalizzata al riciclaggio di denaro per conto del governo di Mosca.
Secondo il Dipartimento di Giustizia USA, i sette imputati – uno dei quali lavorerebbe per i servizi segreti di Mosca (FSB) – avrebbero tentato di acquistare da aziende statunitensi tecnologie a doppio uso e di livello militare per l’industria della difesa di Mosca, contrabbandando inoltre munizioni per cecchini in aperta violazione delle sanzioni statunitensi.
Un’accusa formale che consta di 16 capi d’imputazione è stata resa pubblica martedì dalla corte federale di Brooklyn. Gli imputati avrebbero acquisito ed esportato illegalmente componenti elettronici altamente regolamentati ed estremamente sensibili, alcuni dei quali utilizzabili per sviluppare missili nucleari e ipersonici, calcolo quantistico e impiegabili in altri usi militari.
Sia i sospettati che le autorità russe sono rimasti finora in silenzio sull’indagine. Quattro dei cittadini di Mosca sono ancora in libertà, mentre tre della banda sono già sotto la custodia della polizia.
Il procuratore generale degli Stati Uniti Merrick Garland ha dichiarato che il suo dipartimento e gli alleati internazionali di Washington “non tollereranno alcun progetto criminale che serva a sostenere gli sforzi bellici dell’esercito russo” in Ucraina. “Con tre degli imputati ora in custodia, abbiamo interrotto la rete di approvvigionamento presumibilmente utilizzata dagli imputati e dai servizi segreti russi per contrabbandare in Russia munizioni per fucili di precisione e componenti elettronici sensibili”, ha dichiarato Garland.
L’atto di accusa menziona tutti e cinque gli imputati, compreso il presunto ufficiale dell’FSB Vadim Konoshchenok, di 48 anni, che attualmente si trova in un carcere estone in attesa di essere estradato negli USA. Gli altri sospettati sono i russi Yevgeniy Grinin, Aleksey Ippolitov, Boris Livshits e Svetlana Skvortsova, in aggiunta a due cittadini americani – Alexey Brayman e Vadim Yermolenko. Se condannati, rischiano fino a 30 anni di carcere.