La Federal Reserve ha annunciato mercoledì un modesto aumento di mezzo punto del suo tasso di riferimento. Un sostanziale cambio di passo dopo quattro aumenti consecutivi di tre quarti di punto, che costituisce un primo passo verso il ritorno alla “normalità” dopo l’adozione di misure straordinarie per combattere l’inflazione.
La scelta della banca centrale USA arriva all’indomani di un incoraggiante rapporto governativo secondo cui il carovita sta finalmente scendendo dal massimo raggiunto negli scorsi mesi, che avevano portato l’inflazione al punto più alto degli ultimi 40 anni.
Il report sottolinea come nelle ultime settimane a scendere siano stati i prezzi di alcuni dei beni più comuni, come quello della benzina, quello delle auto usate, dei mobili, dei giocattoli, dei servizi, dagli hotel, dei biglietti aerei, e del noleggio auto.
Tuttavia, la Fed potrebbe voler continuare a tenere i tassi a un livello alto più a lungo di quanto previsto: secondo la maggioranza degli analisti, il presidente Jerome Powell sottolineerà che anche quando i rialzi si fermeranno, la Fed manterrà probabilmente il tasso di riferimento al livello più alto per il resto del 2023.
Quest’anno la Fed ha già effettuato sei rialzi, portando in pochi mesi il suo tasso di riferimento a un intervallo compreso tra il 3,75% e il 4%, ai massimi degli ultimi 15 anni.