Sta trascorrendo un periodo di recupero in una struttura medica in Texas la giocatrice WNBA Brittney Griner, che lo scorso fine-settimana è tornata negli USA dopo quasi dieci mesi di detenzione in Russia nell’ambito di uno scambio di prigionieri con il “mercante della morte” Viktor But.
La cestista texana è arrivata al Brooke Army Medical Center di San Antonio venerdì per una valutazione medico-psicologica, e non è ancora chiaro per quanto tempo rimarrà.
“Ci è mancata l’anno scorso. Non era la stessa cosa nella WNBA senza di lei”, ha detto Angel McCoughtry, amica di Griner e cesista. “Non cominceremo prima di maggio, quindi ha un paio di mesi di tempo per rimettersi in forma e tornare a sentire l’odore dell’aria americana”.
“Vogliamo tutti vederla, ma le daremo tempo e spazio e la faremo valutare dal punto di vista medico, mentale, emotivo e fisico”, ha detto il commissario della WNBA Cathy Engelbert.
“Mi sembra di capire che ci vorrà ancora qualche giorno prima che esca”, ha invece dichiarato domenica alla CNN Bill Richardson, ex governatore del New Mexico. Richardson e il suo centro lavorano privatamente per conto delle famiglie di ostaggi e detenuti. In precedenza si era recato in Russia per discutere del rilascio di Griner e di Paul Whelan, un ex marine statunitense tuttora detenuto.
La cestista texana era stata precedentemente condannata a 9 anni di detenzione per traffico di stupefacenti dopo aver illegalmente trasportato un paio di capsule contenenti olio di cannabis all’aeroporto Sheremetyevo di Mosca. Nell’annunciare la liberazione di Griner, Biden ha comunque assicurato che non intende diminuire gli sforzi per ottenere la liberazione anche dell’altro cittadino americano detenuto in Russia, Paul Whelan, condannato nel 2018 a 16 anni di prigione con l’accusa di spionaggio.