Anche l’Fbi prende parte alle indagini sul sabotaggio di sabato notte a due sottostazioni di trasmissione dell’energia elettrica a Carthage e West End in North Carolina colpite dai proiettili sparati da ignoti che con le loro raffiche hanno lasciato circa 40 mila abitazioni al buio e al freddo. Le stazioni elettriche sabotate si trovano nella contea di Moore a circa 60 miglia da Raleigh.
Oggi gli investigatori non hanno rilasciato nessun dettaglio sulle indagini. Si sono rifiutati di dire quante volte le apparecchiature nelle stazioni di Carthage e West End sono state colpite da proiettili o il calibro dei proiettili sparati o se a sparare fossero state più persone con più armi. Gli agenti hanno rifiutato di nominare eventuali sospetti o le motivazioni negli attacchi del sabato sera. “Chi ha commesso l’attentato sapeva cosa stava facendo” ha detto Ronnie Fields, sceriffo della contea di Moore. Lo sceriffo si è anche rifiutato di classificare l’incidente come un atto di terrorismo interno. Ha invece detto che è stato “codardo”, aggiungendo che “viviamo in tempi difficili”.
Su Twitter, il governatore della Carolina del Nord Roy Cooper ha definito l’attentato un “reato grave e intenzionale” su cui si aspetta che “le autorità statali e federali indaghino a fondo e assicurino i responsabili alla giustizia”.
Sulla zona piove ininterrottamente da domenica. I funzionari della società di erogazione elettrica, la Duke Energy, sono stati in grado di ripristinare l’energia elettrica a circa 7.000 abitazioni ma la stragrande maggioranza dei clienti resteranno senza energia elettrica fino a mercoledì sera o giovedi. In molte aree le pompe di benzina non hanno potuto operare per la mancanza di energia elettrica e anche chi aveva il generatore è rimasto al freddo per l’impossibilità di trovare il carburante.
Le scuole della contea di Moore rimarranno chiuse anche domani ma valuteranno le condizioni per la riapertura mercoledì.
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