Un uomo che paga il conto di un parto in ospedale per una famiglia che non può permetterselo a causa delle ristrettezze finanziarie.
Un gesto di enorme cuore che assume ancora più rilevanza se la nascitura in questione si chiama Julia Roberts, futura attrice premio Oscar, e il benefattore è un tale Martin Luther King, leader dei diritti civili che l’anno successivo sarebbe stato tragicamente assassinato.
In un’intervista rilasciata a settembre alla giornalista Gayle King, la 55enne stella di Hollywood ha spiegato i contorni della vicenda: un giorno la moglie di King, Coretta Scott, chiamò i genitori della diva, che avevano ad Atlanta una scuola di teatro chiamata “Actors and Writers”, per chiedere se i loro figli potessero entrarvi “poiché avevano difficoltà a trovare un posto che li accettasse” a causa del razzismo ancora profondamente radicato nella società statunitense degli anni ’60.
La madre di Roberts accettò immediatamente e da allora nacque una sincera amicizia con i coniugi King, tanto che questi ultimi vollero ricambiare il favore pagando le (rilevanti) spese ospedaliere quando l’attrice nacque, il 28 ottobre 1967, all’ospedale di Smyrna, periferia nord-ovest di Atlanta.
Nel frattempo, anche Bernice King, la figlia più giovane di MLK e Coretta Scott King, ha confermato la rivelazione di Roberts. “Sono grata che Julia Roberts abbia condiviso questa storia con Gayle King e che così tante persone ne siano rimaste impressionate”, ha twittato. “Conosco bene la storia, ma è commovente per me essere ricordata della generosità e dell’influenza dei miei genitori”.