Vladimir Putin ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping, in un vertice in Uzbekistan convocato per sottolineare la forza delle relazioni tra i due leader in un momento di crescente ostilità nei confronti dell’Occidente.
Entrambi non vivono un momento semplice. Putin, sempre più isolato dagli Stati Uniti e dai suoi alleati per l’invasione dell’Ucraina, ha recentemente dovuto affrontare una serie di perdite sul terreno di guerra. Xi, sotto pressione a causa della politica improntata alle zero emissioni di CO2 che sta danneggiando l’economia del Paese, ha bisogno di far sentire il suo potere nelle settimane che precedono la riunione della leadership del Partito Comunista.
I due hanno avuto un colloquio a margine di un vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, che comprende Cina, Russia, India, Pakistan e quattro nazioni dell’Asia centrale. Il sostegno cinese è fondamentale per Mosca: Pechino ha infatti acquistato livelli record di petrolio russo a maggio, giugno e luglio, rimanendo però attenta a non violare le sanzioni occidentali.
Al suo arrivo in Uzbekistan nella tarda serata di mercoledì, Xi è stato accolto all’aeroporto di Samarcanda dal presidente Shavkat Mirziyoyev.
Putin e il leader cinese si sono incontrati l’ultima volta a febbraio, prima dell’inizio delle Olimpiadi invernali di Pechino. In una dichiarazione congiunta, avevano allora dichiarato un’amicizia “senza limiti”, criticando l’influenza degli Stati Uniti nelle loro regioni.
La Russia ha invaso l’Ucraina pochi giorni dopo la fine delle Olimpiadi di Pechino e la Cina si è rifiutata di criticare le azioni di Putin o di definire il conflitto come una guerra. Per Xi, l’incontro in Uzbekistan è anche il primo viaggio all’estero da molto tempo: non usciva dal Paese dal gennaio 2020, quando andò in Myanmar.