La storia dei fondi utilizzati dalla Russia per influenzare le elezioni straniere (si parla di oltre 300 milioni di dollari), continua a far discutere.
Il ministro degli Esteri Luigi di Maio, intervenuto a Rainews 24, ha dichiarato di essere in “continuo contatto con gli americani sia adesso sia nei prossimi giorni per tutti gli ulteriori aggiornamenti. Sono arrivate le informazioni che dovevamo ricevere come Farnesina. Consiglio prudenza, nel senso che resteremo in contatto con le autorità americane. Draghi ha sentito Blinken e continueremo con gli alleati lo scambio di informazioni”.
“Il fatto grave – ha detto il ministro degli Esteri – è che ci sono 300 milioni di euro che la Russia ha pagato dal 2014 ad oggi a forze politiche, noi abbiamo sempre proposto una commissione di inchiesta per accertare se ci fossero o ci sono rapporti tra russi e partiti italiani. Io non ho certezze, ma ci sono così tante ombre che superano le luci. Una commissione d’inchiesta parlamentare nella nuova legislatura va fatta e non ho visto entusiasmo in tutte le forze politiche”.
“Draghi – aggiunge Di Maio – è stato buttato giù da Conte, Salvini e Berlusconi, tre leader che non hanno mai nascosto in queste settimane il loro flirt politico con la Russia: Berlusconi dichiaratamente perché è amico di Putin, Salvini ha un memorandum d’intesa con il partito di Putin e io con Conte ho litigato perché stava flirtando con Putin”.