Gli Stati Uniti hanno dichiarato di aver testato con successo, nella notte tra lunedì e martedì, un missile balistico a lungo raggio disarmato e con capacità nucleare.
Il lancio, programmato per marzo ma rimandato due volte per evitare di aizzare la tensione con Russia e Cina, è stato effettuato poco dopo la mezzanotte ora locale, quando il missile balistico intercontinentale Minuteman III è stato sganciato dall’Air Force Global Strike Command dalla base spaziale californiana di Vandenberg.
Dopo aver percorso quasi 6.760 km, la bomba – disarmata ma equipaggiabile con una testata nucleare in caso di guerra – si è schiantata in prossimità dell’atollo di Kwajalein, nelle Isole Marshall del Pacifico occidentale.
“Questo lancio di prova fa parte delle attività di routine e periodiche volte a dimostrare che il deterrente nucleare degli Stati Uniti è sicuro, protetto, affidabile ed efficace”, ha dichiarato l’Air Force in un comunicato, dove si specifica che “test di questo tipo si sono verificati più di 300 volte in passato, e (…) non è il risultato di eventi mondiali attuali”.
Programmato per marzo, il test è stato rinviato in ragione della prossimità temporale con l’invasione russa dell’Ucraina, partita il 24 febbraio. Ripianificato per inizio agosto, è stato quindi nuovamente posticipato a causa delle esercitazioni militari cinesi seguenti alla controversa visita di Nancy Pelosi a Taiwan.