Il prezzo della benzina negli Stati Uniti è sceso sotto i 4 dollari al gallone, raggiungendo il livello più basso da marzo: un calo che ha portato sollievo agli americani alle prese con l’aumento vertiginoso del costo di ogni cosa, dai generi alimentari all’affitto.
Si tratta di un valore superiore a quello di un anno fa, ma ben al di sotto del picco di quasi 5,02 dollari raggiunto a metà giugno. Il calo è una buona notizia anche per Joe Biden e per i politici che hanno promesso di contenere l’aumento dei prezzi in vista delle elezioni di midterm previste per novembre.
Analizzando stato per stato, si nota però come la media nazionale comprende un’ampia gamma di prezzi: si va dai quasi 5 dollari al gallone in Oregon e Nevada ai circa 3,50 dollari in Texas e Oklahoma. La decrescita riflette una serie di fattori: una domanda più debole, perché i costi elevati hanno tenuto lontani alcuni automobilisti dalle strade, un forte calo dei prezzi globali del petrolio negli ultimi mesi e il fatto che una manciata di Stati abbiano sospeso le tasse sulla benzina.
L’abbassamento del costo del carburante è un’ottima notizia per i cittadini, per i quali la spesa aggiuntiva – spesso dai 10 ai 15 dollari in più per un pieno – era diventata un ulteriore ostacolo nel tentativo di riportare le loro vite alla normalità dopo la pandemia di coronavirus.
“La compressione dell’accessibilità economica diventa molto reale quando si vedono questi prezzi elevati alla pompa di benzina – ha dichiarato Beth Ann Bovino, capo economista di S&P Global negli Stati Uniti – Quindi, in questo senso, è un segnale positivo per le persone in difficoltà”.
Questo cuscinetto, denaro non speso che può essere destinato altrove, si estende anche alle imprese, in particolare con il calo del prezzo del gasolio. Anche il carburante utilizzato per alimentare le attrezzature agricole, le macchine edili e i camion a lunga percorrenza è sceso rispetto al record di giugno, anche se a un ritmo più lento rispetto alla benzina.
Il governo ha riferito questa settimana che l’inflazione dei prezzi al consumo è rallentata a luglio a un tasso annuo dell’8,5%, in calo rispetto al 9,1% di giugno. Se dovesse persistere, il rallentamento dell’inflazione potrebbe consentire alla Federal Reserve di allentare la sua campagna di rialzo dei tassi di interesse.