Michael Sussmann, l’avvocato che lavorò per Hillary Clinton e il Partito Democratico, è stato assolto dall’accusa di aver mentito all’FBI.
La sentenza è destinata ad avere un forte impatto sull’indagine del procuratore speciale John Durham sulle origini del Russiagate, nata a seguito a sospette ingerenze da parte della Russia nella campagna elettorale per le elezioni presidenziali negli Stati Uniti d’America del 2016.
Sussmann era infatti la figura chiave dell’inchiesta di Durham, che ha lo scopo di appurare se ci siano fondamenti per le tesi dell’ex presidente, secondo il quale le indagini dell’FBI furono una “caccia alle streghe” perpetrata ai suoi danni dalle motivazioni politiche.
Per l’accusa, infatti, Sussmann aveva denunciato ai servizi segreti i rapporti finanziari tra Trump e una banca moscovita legata al presidente russo Vladimir Putin nascondendo agli inquirenti di essere al servizio di Clinton.
La decisione dei giudici, deliberata in sei ore, è stata accolta con sdegno dai sostenitori dell’ex presidente, che hanno sottolineato la reputazione Distretto in causa come area fortemente democratica, avanzando la prospettiva che la giuria possa essere stata politicamente prevenuta.
Poco dopo il verdetto, Sussmann ha letto una breve dichiarazione ai giornalisti fuori dal tribunale, esprimendo gratitudine alla giuria, al suo team di difesa e a coloro che hanno sostenuto lui e la sua famiglia durante quello che è stato definito “un anno estremamente difficile”.