Le forze russe si sono esercitate in attacchi simulati con missili capaci di trasportare testate nucleari nell’enclave occidentale di Kaliningrad, situata tra Polonia e Lituania.
Lo ha reso noto il ministero della Difesa in un comunicato, specificando che le unità di combattimento impiegate hanno anche effettuato “operazioni in condizioni di radiazioni e contaminazione chimica”.
Le esercitazioni hanno coinvolto più di 100 militari e la Russia ha praticato “lanci elettronici” simulati di sistemi di missili balistici mobili Iskander con capacità nucleare.
Sono stati simulati attacchi singoli e multipli contro obiettivi come aeroporti e posti di comando di un finto nemico.
Per i prossimi tre giorni, le Forze armate russe aprirannno un corridoio umanitario nel territorio dell’acciaieria di Azovstal a Mariupol “per evacuare i civili”. La decisione è stata resa nota dal quartier generale russo per la risposta umanitaria e diffusa dall’agenzia Tass.
Nei giorni 5, 6 e 7 maggio dunque “le attività militari cesseranno” e le unità militari “saranno ritirate a distanza di sicurezza”, assicura l’esercito russo, aggiungendo che i civili in uscita potranno scegliere qualunque direzione, sia verso il territorio della Federazione Russa e sia nelle aree controllate dalle autorità di Kiev.
Le forze ucraine all’interno delle acciaierie Azovstal a Mariupol, intanto, stanno sostenendo “uno sforzo sovrumano” e si trovano in “una situazione estremamente difficile”. Queste sono le parole del comandante del battaglione Azov, in un breve video-messaggio pubblicato su Telegram, al termine dell’ennesima giornata di pesanti bombardamenti russi sull’acciaieria. “Sono orgoglioso dei miei soldati che stanno compiendo sforzi sovrumani per contenere la pressione del nemico… la situazione è estremamente difficile”, ha detto il comandante Denis Prokopenko.
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