Non c’è più senso della sicurezza neanche nel mondo incantato di Topolino. Quattro dipendenti della Disney ad Orlando, in Florida sono stati arrestati nell’ambito di un’operazione di traffico di esseri umani in cui sono finite in prigione 108 persone.
Lo sceriffo della contea di Polk, Grady Judd, ha annunciato mercoledì sera nel corso di una conferenza stampa i particolari di “March Sadness 2”, un’operazione sotto copertura compiuta dagli agenti.
Uno dei dipendenti della Disney era Xavier Jackson, di 27 anni che lavorava come bagnino al Polynesian Village Resort della Disney, ha detto lo sceriffo. L’arrestato ha inviato immagini sessuali di sé stesso e messaggi sessuali espliciti a un detective sotto copertura che online pretendeva essere una ragazza di 14 anni. Un altro impiegato Disney arrestato era un uomo di 24 anni, Wilakson Fidele. Altri dipendenti Disney arrestati erano Ralph Leese, un impiegato per la manutenzione dei computer di 45 anni e Shublan Malave uno sviluppatore di software di 27 anni, ha detto Judd. Fidele, di Orlando, lavora alla Disney da circa quattro anni al Cosmic Ray’s Starlight Café di Tomorrowland. Tutti sono stati temporaneamente sospesi dal lavoro.
Gli investigatori che online pretendevano di essere prostitute minorenni hanno dato gli appuntamenti ai loro corteggiatori in un appartamento in cui ad aspettarli c’erano gli agenti che li hanno ammanettati dopo il loro ingresso.
Caduto nelle maglie della giustizia anche Daniel Peters, 66 anni, un giudice del 4° Sub Circuit Court della contea di Cook in Illinois e un assistente speciale per gli affari legali nell’ufficio conteale dei regolamenti professionali, accusato di adescamento a una prostituta minorenne. “Ha richiesto un avvocato”, ha detto lo sceriffo. «Be’, se un giudice chiede un avvocato vuol dire che ha dei dei problemi seri”.