La Corte Suprema ha deciso la sorte di Dzhokhar Tsarnaev: sarà condannato a morte.
Il terrorista chirghiso della strage della maratona di Boston che il 15 aprile del 2013 aveva ucciso tre persone e ferito altre 264, era stato “graziato” dalla decisione di un collegio di tre giudici della Corte d’Appello che avevano chiesto di modificare la condanna a morte con l’ergastolo. Questo perché, secondo i magistrati, i giudici di primo grado erano stati influenzati dall’opinione pubblica che, a gran voce, chiedeva la pena capitale. Dopo la decisione della Corte d’Appello, il ministro della Giustizia William Barr si era rivolto alla Corte Suprema chiedendo la revisione della decisione della corte d’appello.
La giuria ha confermato la condanna di Tsarnaev su 27 accuse, tra cui la morte di uno studente laureato cinese, Lingzi Lu, un manager di un ristorante di nome Krystle Campbell e Martin Richard di Boston di 8 anni.

Il caso ha creato un dilemma per il Dipartimento di Giustizia, che aveva chiesto alla Corte Suprema di annullare la decisione della corte d’appello anche se il presidente Biden ha interrotto le esecuzioni federali e si è opposto alla pena di morte. Ma il voto della Corte Suprema oggi è stato di 6 a 3, con i giudici liberali dissenzienti.