Gli Stati Uniti stanno per superare il loro record di ricoveri per Covid-19.
Al momento, il totale delle persone presenti negli ospedali ammonta a 141.385, numero di poco inferiore al picco di 142.273 stabilito il 14 gennaio 2021.
Data la situazione attuale, con la variante Omicron che continua a dilagare negli Usa, i numeri potrebbero aumentare in maniera esponenziale nel giro di poche settimane. I ricercatori prevedono ricoveri totali compresi tra i 275.000 e i 300.000 probabilmente entro la fine del mese.
A partire da lunedì, Colorado, Oregon, Louisiana, Maryland e Virginia hanno dichiarato emergenze sanitarie o autorizzato standard di assistenza in caso di crisi che consentono agli ospedali e alle ambulanze di limitare le cure quando non possono soddisfare la domanda. Gli infermieri e il personale ospedaliero stanno continuando ad ammalarsi, costringendo gli addetti ai lavori rimasti a occuparsi di più pazienti.
“I nostri sistemi e il personale sono sottoposti a sollecitazioni estreme – ha dichiarato Russell Buhr, medico polmonare e di terapia intensiva presso il Ronald Reagan UCLA Medical Center di Los Angeles – e non so per quanto tempo possiamo sostenerlo”.
La variante Omicron sembra ancora causare malattie meno gravi e meno decessi, con vaccini e booster che stanno facendo il loro lavoro per diminuirne l’aggressività. Ma l’enorme numero di casi tra le persone non vaccinate sta comunque mettendo sotto pressione le unità di terapia intensiva e i reparti covid.
Per non lasciarsi travolgere dall’emergenza, gli ospedali dovranno d’ora in poi adattarsi a nuove linee guida: provare a reclutare personale a contratto e consentire anche al personale infetto di presentarsi al lavoro, indossando mascherine N95. Sandy Reding, infermiera e presidente della California Nurses Association, si è detta incredula dopo la lettura delle nuove disposizioni. “Mettendo in corsia i dipendenti positivi – ha detto – vedremo degli impatti devastanti”.