La Germania avrà un accordo di coalizione 59 giorni dopo le elezioni generali del 26 settembre, che hanno visto prevalere la Spd con il 25,7% delle preferenze.
Il contratto di coalizione sarà presentato a Berlino dai partiti “semaforo” Spd, Verdi e Fdp (la definizione deriva dai rispettivi colori: appunto rosso, verde e giallo) e non ha ancora terminato il suo percorso prima dell’elezione di Olaf Scholz a cancelliere e la formazione ufficiale del nuovo governo.
Oggi stesso i liberali terranno un vertice congiunto della presidenza di partito con il gruppo parlamentare. Dopodiché, il testo che verrà presentato dai leader (Scholz per i socialdemocratici, Robert Habeck e Annalena Baerbock per i Verdi e Christian Lindner per l’Fdp) dovrà avere il via libera nei congressi straordinari dell’Spd e dell’Fpd, mentre il partito ambientalista ha fatto sapere che organizzerà un referendum on line, che coinvolgerà 125 mila iscritti.
Con la presentazione del contratto di coalizione, verranno resi noti i dettagli dell’inedita collaborazione di governo Spd-Verdi-liberali. Complessivamente, la fase delle trattative si è aperta all’indomani delle elezioni federali del 26 settembre che hanno visto i socialdemocratici, sia pure di stretta misura, primi dalle urne, a scapito dell’unione Cdu/Csu di Armin Laschet: per primi avevano preso l’iniziativa i Verdi e i liberali aprendo una finestra di dialogo tra loro, poi sono iniziati i colloqui ‘di esplorazione’ tra Spd, ambientalisti e liberali.
I negoziati veri e propri, ufficiali, hanno preso il via il 21 ottobre: l’accordo avuto sin dall’inizio era quello di un’estrema confidenzialità negli incontri.
Dopo una fase di negoziato condotto a livello di ben 22 gruppi di lavoro tematici, nell’ultima fase, conclusa questa mattina, sono tornati a vedersi delegazioni più ristrette, formate dai leader e da alcuni dei principali esponenti dei rispettivi partiti.
Nella settimana a partire dal 6 dicembre è prevista l’elezione di Olaf Scholz a nuovo cancelliere federale. (Agi)