Qualcuno sapeva che, prima o poi, il complesso condominiale Champlain Towers South di Miami sarebbe crollato.
I danni strutturali alla base del palazzo erano troppo evidenti, sia alla lastra di cemento sotto il ponte della piscina che nelle colonne e nelle pareti del garage. A dirlo è stato un ingegnere arrivato sul posto tre anni fa per definire un progetto di riparazione multimilionario che sarebbe dovuto iniziare presto, ma che, a causa del cedimento, non vedrà mai la luce.
“La maggior parte del deterioramento del calcestruzzo deve essere riparato in modo tempestivo” aveva scritto il consulente Frank Morabito dopo aver ispezionato il palazzo. Anche a lui, però, è stato dato poco credito. Tre mesi fa, infine, l’amministratore di condominio Jean Wodnicki aveva inviato una lettera ai residenti specificando che i danni nell’edificio fossero “peggiorati significativamente”. Le riparazioni, però, costavano troppo, milioni di dollari che sarebbero finiti sui conti di chi non aveva alcuna intenzione di mettere a bilancio una spesa imprevista e privarsi magari di uno sfizio indispensabile. “Che sarà mai un po’ di usura”, avranno pensato. Una sottovalutazione che, stando ai dati resi noti fino a oggi, è costata la vita ad almeno 10 persone.
Sul posto, dopo il tragico evento, sono arrivati soccorritori e volontari per cercare di estrarre i corpi dalle macerie e ripulire la zona dai detriti. Un processo lungo e faticoso, che ha portato gli uomini a compiere un lavoro molto impegnativo.
Un aiuto per loro è arrivato da una donatrice recentemente trasferita a due isolati dal palazzo crollato. Si tratta di Ivanka Trump, figlia dell’ex Presidente repubblicano, che insieme al marito Jared Kushner e ai loro tre figli vive dallo scorso dicembre in un’unità all’Arte Surfside, uno dei condomini più famosi di Miami con un affitto che si avvicina ai 50 mila dollari al mese. Ivanka ha fatto un finanziamento con il quale è stato comprato del cibo per gli addetti ai lavori, che hanno ancora davanti un’enorme quantità di detriti da smaltire.
Chissà che una mano non arrivi in futuro anche dagli inquilini del palazzo accanto, il meraviglioso Eighty Seven Park progettato da Renzo Piano. Si tratta di un edificio di 16 piani per 68 appartamenti con vista Oceano Atlantico, che si affaccia su un parco di 35 acri e dispone di un giardino privato in cui sono state inserite due piscine e relative capanne. Può vantare poi un servizio di concierge h24, una biblioteca, un bar, una spa e un piccolo padiglione per eventi culturali. Considerando che il superattico del condominio è stato venduto per 67 milioni di dollari, immaginare il tenore di vita dei residenti è un esercizio di fantasia non troppo complesso.