Nella prima settimana di Maggio era attesa in quindici diversi stati degli Stati Uniti, tra cui New York, l’emersione dal terreno di miliardi di cicale, dopo aver passato 17 anni sotto terra. Ma le temperature elevate hanno rallentando questo processo e solo alcune sono già emerse nella Georgia del nord, nella Carolina del Nord e del Sud e al di fuori di Washington, D.C.
Queste cicale speciali nella classificazione scientifica degli esseri viventi rientrano nel genere Magicicada e vivono solo nell’est del Nord America. La loro più peculiare caratteristica è appunto il fatto che passino anni e anni in uno stadio giovanile prima di uscire dal terreno e vivere come adulte solo quattro o cinque settimane, giusto il tempo per riprodursi. Esistono due grandi gruppi di Magicicada: alcune specie hanno un ciclo di vita di 13 anni, le altre di 17. Non significa che le cicale negli Stati Uniti ci siano solo ogni 13 e 17 anni: ci sono diverse popolazioni di cicale, distribuite in territori diversi, i cui cicli si sovrappongono. Queste popolazioni sono chiamate “nidiate”.
Quella che apparirà nei prossimi giorni, si chiama la Nidiata X, è una delle più popolose e suscita paura e meraviglia. Timore per le orde di questi insetti, dall’aspetto nero e con gli occhi rossi che usciranno dal terreno, scavando un tunnel fino in superficie, e stupore perché allo stesso tempo attuano un meccanismo che nessun essere umano è in grado di comprendere; dato che i loro corpi e i loro nervi seguono e registrano gli inverni, avviando un conto alla rovescia che si sincronizza per 17 anni. Basti pensare che le cicale di questa primavera, che se ne stanno ancora sottoterra, sono nate nel 2004, anno in cui alla Casa Bianca c’era George Bush. Innalzandosi dal suolo perdono i loro esoscheletri, agitano le ali e si preparano a volare in cerca di un’altra cicala con cui accoppiarsi, dopodiché, le uova si schiuderanno nel giro di alcune settimane, da un mese e mezzo a due mesi e a quel punto le ninfe cadranno a terra e vi si seppelliscono, per restarvi per i successivi 17 anni.
L’invasione di cicale non ha particolari effetti negativi per la maggior parte delle persone. Non rovinano i raccolti, non pungono e non hanno interesse a entrare nelle case. L’unico fastidio che possono dare è quello causato dal rumore prodotto dai maschi per attrarre le femmine: per le orecchie umane è una musica rauca, ma per la cicala è Frank Sinatra al primo appuntamento.
È ancora un mistero come funziona il meccanismo che fa sì che emergano dal terreno tutte nello stesso momento. Ma sicuramente c’entra la temperatura e le condizioni meteorologiche, infatti con le insolite piogge di questo periodo non sono uscite. Ad ogni modo, nonostante la sensibilità delle Magicicada al meteo, le rende particolarmente vulnerabili al cambiamento climatico, l’entomologo Gene Kritsky ha detto che “il freddo non le ferisce e non le uccide” e scommette che è necessario, entro la fine della prossima settimana con il ritorno delle temperature normali, tenere a portata di mano i tappi per le orecchie.