Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
News
May 1, 2016
in
News
May 1, 2016
0

Primo maggio col manifesto della felicità

La festa dei lavoratori non sia più una ricorrenza ma torni esperienza di azione gioiosa per un futuro solidale

Francesco ErspamerbyFrancesco Erspamer
manifesto felicità
Time: 3 mins read

Il primo maggio non è una ricorrenza: il primo maggio è, e deve tornare a essere, un’esperienza. Non una vacanza dalla vita ordinaria ma una festa della vita ordinaria, nella quale si scopre di non essere soli, nella quale ci si sente parte di una comunità e di un movimento, nella quale ci si diverte a stare insieme e progettare un futuro migliore per tutti.

Il primo maggio è oggi più necessario che in qualsiasi altra epoca precedente: perché il neocapitalismo è in grado, come nessun regime della storia passata, di indurre rassegnazione, ignoranza e individualismo a livello globale. Il consumismo e le nuove tecnologie sono i suoi strumenti, distolti da altre possibili finalità per assolvere un unico scopo: la frammentazione dei popoli e la loro omogeneizzazione, la dissoluzione degli Stati e delle comunità, ad assicurare il dominio incontrastato di poche multinazionali e di un pugno di plutocrati che ormai si credono dèi.

Vi siete sorpresi nello scoprire che le aspettative di vita della classe media stanno diminuendo in Occidente e anche in Italia, malgrado l’assenza di guerre e i progressi della medicina mentre la longevità dei ricchi continua a crescere? Vi siete stupiti a leggere che una sessantina di miliardari possiede più ricchezze dei tre miliardi di persone alle quali le hanno rubate e che l’1% scarso della popolazione mondiale guadagna quanto il restante 99%? Non avete il diritto di stupirvi. Questa progressione verso l’estrema ineguaglianza e la sopraffazione più brutale l’avete autorizzata voi. Davvero credevate che la rinuncia a vigilare, impegnarvi o almeno votare per avere servizi decenti e politici meno corrotti avrebbe magicamente risolto i problemi? Che sarebbe bastato il qualunquismo dell’antipolitica e della facile rivolta contro lo Stato, sponsorizzata dalle multinazionali? Che a privatizzare e deregolamentare tutto, a smantellare il settore pubblico, il welfare, i sindacati e la democrazia, sareste stati voi a guadagnarci? Che l’ignoranza, l’indifferenza, la superficialità paghino? Che barattare diritti e morale per un iPhone, fosse pure nella versione big, aumenti la qualità e la lunghezza della vita, della vostra vita?

primomaggioLe grandi conquiste sociali e politiche degli scorsi due secoli furono ottenute da gente che non era affatto sicura di poter beneficiare personalmente delle proprie lotte: e lottava lo stesso per costruire un mondo più giusto per le generazioni successive. Lottava perché il successo non era la sua unica motivazione: c’erano anche dei valori, dei princìpi, c’era un’etica e c’era una cultura e con esse un senso di appartenenza e il piacere della solidarietà. Voi, molti di voi, ai vostri figli lascerete solo macerie, insicurezza, paura; e il vostro immenso individualismo si tradurrà in solitudine e paranoie.

Che fare? Tanti sono ormai perduti, rassegnati a un destino di miseria e in fondo contenti di non dover scegliere, decidere, assumersi responsabilità. Peggio: la loro rabbia e le loro frustrazioni le hanno distolte da chi li sfrutta e li opprime e le hanno indirizzate contro ciò che rischierebbe di scuoterli dalla loro apatia. Sono degli schiavi ma accendere uno schermo li fa sentire dei vincenti: e amano quella menzogna e non la vogliono abbandonare. Si drogano di banalità per non dover pensare.

Così è sempre stato: i cambiamenti e le rivoluzioni non li fanno le maggioranze. Li fanno minoranze decise, capaci di immaginare un futuro diverso e di organizzarsi per raggiungerlo o almeno tentare. Consapevoli che la ragione è sempre pessimista e che deve esserlo: perché non viviamo affatto nel migliore dei mondi possibili e perché le alternative sembrano sempre irrealizzabili, prima di provarci. Ma consapevoli anche (scriveva Gramsci, in carcere e malato, negli anni cupi in cui il fascismo trionfava in tutta Europa), che per uscire dall’impasse non c’è bisogno di attendere i risultati (che comunque, a limitarsi ad attenderli, non verrebbero mai): basta l’azione. È l’azione che fa riemergere la gioia pienamente umana di progettare, fare cose insieme, creare qualcosa che vada al di là dell’immediato e del particolare, qualcosa che ci trascenda e ci comprenda.

A questo serve il primo maggio: a ricordarci della solidarietà e a farci sentire che la solidarietà non dà solo forza ma anche e soprattutto piacere. Contro la noia e la disperazione a cui il sistema vorrebbe abituarci per consentire a pochissimi stronzi di prendersi tutto, è assolutamente necessario (ma anche sufficiente) tornare all’ottimismo della volontà, alla pratica sociale della partecipazione, alla politica come ricerca della felicità ma soprattutto come esperienza di felicità.

Share on FacebookShare on Twitter
Francesco Erspamer

Francesco Erspamer

Nato a Bari, cresciuto a Parma e in Trentino, laureato a Roma, professore a Harvard. Mi interesso di letteratura, politica, storia delle idee e cambiamenti culturali. Insegno corsi su estetica, romanzo moderno e contemporaneo, Rinascimento, calcio. Di recente ho scritto: La creazione del passato, Sulla modernità culturale e paura di cambiare, Crisi e critica del concetto di cultura. Come Gramsci, penso che al pessimismo della ragione occorra accompagnare l’ottimismo della volontà, e come James Baldwin, che la libertà non la si possa ricevere in dono: bisogna prendersela.

DELLO STESSO AUTORE

Il calcio è ormai uno sporchissimo business e per questo ad Harvard non lo insegnerò più

Il calcio è ormai uno sporchissimo business e per questo ad Harvard non lo insegnerò più

byFrancesco Erspamer
Ho letto il “manifesto delle sardine”: che delusione quel liberismo anti-populista

Ho letto il “manifesto delle sardine”: che delusione quel liberismo anti-populista

byFrancesco Erspamer

A PROPOSITO DI...

Tags: Antonio GramscifelicitàGiornata Internazionale della FelicitàliberistineoliberismoRivoluzione di Vellutosolidarietà
Previous Post

April 25th & VNY: Liberty Finally Meets Beauty

Next Post

La dieta mediterranea che non è più made in Italy

DELLO STESSO AUTORE

Perché anche in Trentino-Alto Adige vince la Lega

Perché anche in Trentino-Alto Adige vince la Lega

byFrancesco Erspamer
Roberto Saviano e il sogno impossibile dei diritti universali

Roberto Saviano e il sogno impossibile dei diritti universali

byFrancesco Erspamer

Latest News

Kirill, ‘mi congratulo con Leone XIV, spero sviluppo rapporti’

Kirill, ‘mi congratulo con Leone XIV, spero sviluppo rapporti’

byAnsa
Svizzera e Usa concordano di accelerare i colloqui su dazi

Svizzera e Usa concordano di accelerare i colloqui su dazi

byAnsa

New York

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

byDaniele Di Bartolomei
Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
dieta mediterranea

La dieta mediterranea che non è più made in Italy

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?