L’amministrazione statale e cittadina di New York si trovano sempre più in contrasto con la Casa Bianca a fronte delle azioni radicali del presidente Trump e di Elon Musk all’interno delle agenzie federali.
Il sindaco di New York Eric Adams ha in programma un incontro con lo “zar delle frontiere” Tom Homan presso la sede dell’Immigration and Customs Enforcement’s (ICE) di New York. Lo riporta il New York Post, secondo cui il funzionario di Trump “non è contento e non ha visto abbastanza progressi” per quanto riguarda l’assistenza della città nell’attuazione dei suoi piani di deportazione di massa. “Homan vuole qualcosa di immediato e non vuole aspettare fino al prossimo gennaio”, ha dichiarato al NY Post una fonte che ha familiarità con l’incontro.
Il sindaco Adams ha incontrato Homan per la prima volta lo scorso dicembre a Gracie Mansion e ha commentato ai giornalisti che “hanno lo stesso desiderio” sulle deportazioni. Adams è stato da poco assolto da un imminente processo federale per corruzione, che sarebbe dovuto iniziare ad aprile, poiché l’ex avvocato personale di Trump e ora vice procuratore generale ad interim Emil Bove ha dato ordine ai procuratori federali di New York di archiviare il caso. La fonte del NY Post non ha usato mezzi termini nel dipingere il primo cittadino come asservito e in debito con il presidente, affermando che “dovrà supplicare e fare il bravo per Trump”. Ha inoltre indicato che Homan e Trump si aspettano che Adams faccia ulteriore uso del suo “potere di ordinanza di emergenza”, anche se il sindaco ha già emesso uno stato di emergenza a livello cittadino per l’afflusso di migranti nel 2022, che è stato rinnovato da allora ed è ancora in vigore.
Intanto, il governo federale ha recuperato 80 milioni di dollari versati alla città di New York attraverso la FEMA per ospitare in via temporanea i migranti negli alberghi. La segretaria della Sicurezza Interna Kristi Noem ha confermato la notizia sui social media mercoledì sera, affermando che la erogazione di tali fondi è opera di “attivisti dello Stato profondo” presso l’agenzia. Il comptroller di New York (e candidato democratico a sindaco) Brad Lander ha definito la mossa “una vera rapina” in una dichiarazione. “La città di New York non può accettare questa situazione. Chiedo al sindaco di intraprendere immediatamente un’azione legale per garantire che le decine di milioni di dollari rubati da Trump e dal DOGE siano giustamente restituiti”.

La discordia sta crescendo anche nella capitale statale di Albany, dove la governatrice Kathy Hochul ha cancellato un incontro programmato con il presidente Trump dopo che il DOGE ha annunciato un’azione legale contro lo Stato per la sua “Green Light Law”, che concede agli immigrati la possibilità di ottenere patenti di guida anche se privi di documenti. Secondo la causa intentata dal Dipartimento di Giustizia nel Distretto settentrionale di New York, la legge “costringe inutilmente i coraggiosi agenti delle forze dell’ordine in circostanze pericolose e incerte”, privandoli di informazioni sulle persone che potrebbero fermare durante il traffico o nell’esecuzione di mandati di perquisizione. Nella sua dichiarazione dalla sala riunioni della Casa Bianca, la procuratrice generale degli Stati Uniti Pam Bondi ha usato una retorica più vendicativa nell’annunciare l’azione legale. “Come sapete, abbiamo fatto causa all’Illinois. New York non ci ha ascoltato. Quindi ora tocca a voi”.
I funzionari dello Stato di New York hanno dichiarato la loro intenzione di combattere la causa del Dipartimenti di Giustizia. “Le nostre leggi statali, compresa la Green Light, proteggono i diritti di tutti i newyorkesi e mantengono sicure le nostre comunità”, ha dichiarato la procuratrice generale di New York Letitia James. “Sono pronta a difendere le nostre leggi, come ho sempre fatto”. Avi Small, addetto stampa della governatrice Hochul, ha dichiarato: “Hochul è stata chiara fin dal primo giorno: sostiene la deportazione dei criminali violenti che infrangono le nostre leggi, ritiene che le famiglie rispettose della legge non debbano essere prese di mira e si coordinerà con le autorità federali che hanno un mandato giudiziario”.
La governatrice Hochul ha dichiarato che lei e il presidente potrebbero incontrarsi la prossima settimana, quando sarà a Washington per la riunione dell’Associazione nazionale dei governatori.