Oltre 158.000 persone nello Stato di New York non hanno una dimora stabile e spesso sono costrette a vivere per strada – il tasso più alto per abitante in tutti gli Stati Uniti.
Ad evidenziarlo è un recente rapporto del Dipartimento per l’edilizia abitativa e lo sviluppo urbano (HUD), secondo cui nella Grande Mela la quota di senzatetto è aumentata del 53% nel 2024 – complice una persistente crisi abitativa e il boom di migranti che hanno ingrossato le fila di chi cerca rifugio nei rifugi cittadini.
In media, a New York ci sono 81 homeless per 10.000 abitanti, pari a oltre 140.000 individui – il dato più alto tra le grandi città statunitensi e in netto aumento rispetto agli 88.025 del 2023. Nella “città che non dorme mai” risiede oltre un quinto dei senza fissa dimora di tutto il Paese.
Il rapporto dell’HUD individua diversi fattori alla base dell’aumento. Oltre al ritardo accumulato negli sfratti durante la pandemia, la scarsità di alloggi a prezzi accessibili e l’aumento vertiginoso degli affitti, ha avuto un ruolo cruciale anche l’ondata migratoria. Secondo il documento, quasi l’88% dell’incremento dei senzatetto nei rifugi della città è legato direttamente all’arrivo dei migranti nei centri di accoglienza di New York.
A gennaio, circa 60.000 immigrati pernottavano nei rifugi della città. Tra il 30 dicembre e il 7 gennaio, sono arrivati circa 400 nuovi migranti, mentre 1.300 hanno lasciato le strutture di accoglienza. Dalla primavera del 2022, oltre 200.000 migranti hanno raggiunto New York, con il picco massimo di rifugiati che si è registrato nella primavera del 2023, con circa 70.000 persone ospitate.
Ad ottobre, secondo la Coalizione per i Senza Dimora, 130.438 persone vivevano nei rifugi cittadini. Tra i dati più allarmanti, oltre 95.000 famiglie hanno vissuto la condizione di senzatetto nel 2024, mentre i minori non accompagnati sono aumentati del 71%, raggiungendo quota 3.203.