La prossima settimana, 10 dicembre, la Sullivan Street Bakery spegne 30 candeline festeggiando con un evento dalle 17 alle 20. Abbiamo incontrato Jim Lahey, il proprietario, a una cena organizzata dalla Beard Foundation nei nuovissimi spazi dedicati al food al Pier 57. Con il suo team, il leggendario panettiere newyorkese aveva preparato un menù a base di ribollita e pizza bianca che ha conquistato gli astanti. L’occasione della cena era il quindicesimo anniversario della pubblicazione del suo libro sul pane che segnò l’incredibile successo del “no knead method“.
La Sullivan Street Bakery è nata nel 1994 da un’ispirazione toscana con la convinzione che il pane buono debba essere disponibile e accessibile a tutti. “I panifici italiani sono al servizio di tutti i cittadini e la nostra missione è fare lo stesso, producendo il miglior pane possibile – ha raccontato Lahey. – Abbiamo aperto nel 1994 con l’obiettivo di elevare lo standard del pane artigianale e di piccola pezzatura e lavoriamo continuamente per migliorare i nostri metodi, le nostre tecniche e il nostro mestiere. Ci riforniamo di ingredienti eccellenti, evitiamo ogni tipo di additivo e modelliamo a mano ogni pezzo di pane. Lavoriamo a stretto contatto con i nostri fornitori per trovare prodotti eccezionali e ci sforziamo di rendere ogni parte della nostra attività sostenibile, divertente e deliziosa: vogliamo alzare continuamente il livello di qualità del pane”.
A vent’anni Lahey pensava di diventare uno scultore. Dopo aver visto che a New York non si trovavano le belle pagnotte croccanti che aveva mangiato in Italia durante il suo viaggio da studente d’arte, si è messo in testa di ricrearle.
Nel 1994, con l’aiuto di Joe Allen, Lahey aprì Sullivan Street Bakery e iniziò a produrre pane per molti dei migliori ristoranti della città. Nel 2006, il New York Times ha pubblicato il metodo “No-Knead Bread” di Lahey, che consente di produrre pagnotte di qualità direttamente nel proprio forno. La ricetta rimane una delle più popolari del giornale e ha cambiato il modo di cucinare in tutto il mondo.