L’albero di Natale del Rockefeller Center a New York, uno dei simboli più apprezzati durante le festività, quest’anno vede la sua storia intrecciarsi con quella legata alla memoria di una donna.
Il maestoso abete rosso norvegese che dominerà la celebre piazza arriva da West Stockbridge, nel Massachusetts, e porta con sé le radici della famiglia Albert, che lo piantò nel 1967.
Tutto ha inizio quando Earl Albert e sua moglie Leslie, piantarono l’arbusto come simbolo della loro nuova vita insieme. “Quando era piccolo”, racconta l’uomo, “lo decoravamo, poi è diventato talmente grande che non ci siamo più riusciti”. Da allora sono passati 57 anni, e quello che era un alberello ora è divenuto un colosso di quasi 23 metri, pronto a brillare sotto i riflettori della Grande Mela.
Nel 2020, l’abete attirò l’attenzione di Erik Pauze, capo giardiniere del Rockefeller Center, che si recò personalmente a casa degli Albert per chiedere informazioni. La visita giunse in un momento delicato per la famiglia: era trascorsa appena una settimana dalla morte di Leslie.
Michael Albert, figlio di Earl, confida di aver interpretato l’incontro come un segno. “Mi sono chiesto se Pauze fosse un angelo o qualcosa del genere”.
Earl ha descritto la donazione come “uno dei più grandi onori” della sua vita e immagina che anche la moglie ne sarebbe stata entusiasta. Per Michael, questo gesto invece rappresenta soprattutto un tributo alla madre. “È un nuovo inizio per l’albero. È un nuovo inizio per il nostro nucleo familiare.” Un capitolo si chiude nella contea di Berkshire, ma uno nuovo si apre, simbolicamente, tra le luci di New York.
La famiglia Albert parteciperà alla cerimonia di accensione, prevista per il 4 dicembre, un’esperienza che i precedenti donatori, i McGinley, hanno descritto come “indimenticabile”. In un messaggio di augurio, hanno condiviso il loro ricordo e le emozioni provate: “Non dimenticherai mai il suono, la pressione dell’interruttore e il ruggito della folla. Ti verranno i brividi”.
L’albero, che sarà ornato da oltre 50.000 luci LED multicolori e sormontato da una stella Swarovski tridimensionale, è già in viaggio verso la metropoli pronto a risplendere grazie a una tradizione che affonda le sue radici nella Grande Depressione, quando, nel 1931, gli operai del Rockefeller Center unirono i loro risparmi per erigere il primo.