Annunciato già alcuni mesi fa, ieri il sindaco di New York ha aperto il primo Urban Rat Summit, in cui ha dichiarato ufficialmente aperta la guerra ai ratti cittadini.
L’evento, che si terrà per due giorni al Pier 57 di Manhattan, potrà contare sulla presenza di illustri scienziati americani e canadesi.
“Wow, non pensavo si sarebbero presentate così tante persone per parlare dei topi”, ha evidenziato Adams durante il suo discorso inaugurale, “sono entusiasta di dare il benvenuto ai colleghi. Non vediamo l’ora di condividere, durante il vertice, nuove strategie e migliori pratiche per la riduzione di questi fastidiosi roditori”.
Secondo la società di disinfestazione MMPC, pare siano tre milioni gli ospiti indesiderati che scorrazzano liberamente per le strade della metropoli e che spesso trasportano diversi agenti patogeni, come hantavirus, leptospirosi e salmonellosi. Recenti statistiche fornite dal governo indicano che nella Grande Mela le segnalazioni dal 2020 sono aumentate del 71%.
Per l’amministrazione in carica, i topi sono diventati una vera e propria ossessione. Nel 2023, la risoluzione del problema venne affidata a Kathleen Corradi, definita la “zar dei ratti” per la sua lunga esperienza nel “settore”. Successivamente, venne anche istituita la Rat Mitigation Zone, che interessava principalmente il quartiere di Harlem.
Infine, fu introdotta un’altra arma letale, proposta dalla responsabile del Dipartimento di Igiene di New York City (DSNY), Jessica Tisch: la containerizzazione della spazzatura, in modo da porre fine ai loro buffet “all-you-can-eat”.
Il sindaco Adams, che definisce la questione “piuttosto invalidante per la qualità della vita”, ha voluto raccontare alcuni aneddoti e storie che hanno coinvolto i suoi cittadini.
“Ricordo che, quando ero presidente del consiglio, un gruppo di madri venne da me mostrandomi le foto di questi animali che entravano nelle culle dei loro bambini e mangiavano il cibo sui loro volti. Tutto ciò ha un impatto sulla salute e sulla nostra stabilità mentale”.
L’Urban Rat Summit, ha quindi l’obiettivo di mettere in campo nuovi programmi che coinvolgano parchi, fognature, cantieri, case popolari, cortili e vicoli, raccolta dei rifiuti e conoscere meglio i “nemici” a quattro zampe.
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