Vanno contromano, viaggiano sui marciapiedi, ignorano i semafori, usano le piste ciclabili indiscriminatamente e, soprattutto, causano gravi incidenti. Le strade di New York sono ormai invase da persone che, in sella alle loro e-bike, monopattini e ciclomotori sfrecciano veloci noncuranti dei divieti.
Il programma Open Streets, che avrebbe dovuto liberare le aree pedonali e renderle più fruibili, le ha invece trasformate in una pericolosa giungla senza regole.
Dal 2017 in città c’è stato un aumento del numero di mezzi a due ruote. I dati del D.O.T, il Dipartimento dei Trasporti, mostrano che gli infortuni dei ciclisti sono quadruplicati, oltre 6.000 solo lo scorso anno e molti hanno interessato anche i pedoni.
Nel 2024, la polizia ha confermato di aver confiscato circa 17.000 veicoli a due ruote che invadevano, transitavano o erano parcheggiati in aree protette.
Il commissario del DOT, Ydanis Rodríguez, aveva dichiarato: “Dobbiamo educare tutti, stiamo lavorando anche con il NYPD, il Dipartimento di Polizia cittadino, per essere sicuri che vengano rispettate le regole”.
In questi mesi in alcuni quartieri come quello di Chelsea, i residenti stanchi dell’indolenza delle forze dell’ordine hanno preso in mano la situazione e hanno affisso cartelli lungo la Sesta e Settima Avenue in cui ricordavano che “è illegale andare in bicicletta sul marciapiede, se non sei un bambino piccolo”.
I manifesti sono in linea anche con quanto riportato sul sito Web del D.O.T.: “Pedala per strada, non sui marciapiedi a meno che tu non abbia 12 anni o meno”.
Tuttavia, il pattinaggio a rotelle e lo skateboard, praticati nelle aree pedonali, seppure potenzialmente pericolosi e altrettanto fastidiosi, non sono ritenute attività illegali.