Ai tavolini fuori, sul marciapiede di Carmine Street, una persona beve un caffè, un’altra sorseggia del prosecco. Ad accumunarli: entrambi leggono un libro appena acquistato all’interno. L’essenza di SULLALUNA NYC, che ha appena aperto al 41 di Carmine Street, nel cuore del Greenwich Village, è proprio questa: un bar dove fare colazione, brunch e aperitivo, un bistrot per godersi del buon vino italiano, ma anche una libreria o un luogo tranquillo per lavorare e conoscere questo o quell’autore e illustratore indipendente.
“Vogliamo organizzare una serie di incontri con artisti e scrittori americani e italiani”, ha commentato Francesca Rizzi, fondatrice e proprietaria di SULLALUNA insieme al marito Rodolfo Tonello. Il prossimo appuntamento è il 18 settembre con la presentazione del libro As Edward Imagined da parte degli autori Marc Majewski e Matthew Burgess.
Originari di Venezia, i coniugi hanno aperto un primo locale nel quartiere di Cannaregio, nel 2017, con l’idea che la città sulla Laguna potesse, e possa tuttora, “offrire un contesto unico per nuove reti e soluzioni di vita lavorativa”, si legge sul manifesto all’entrata del bistrot.
“Facciamo incontrare le persone, favoriamo le connessioni dentro e fuori l’isola”. E ce l’hanno fatta a tutti gli effetti aprendo questa seconda sede a New York, data in gestione al figlio, Fulgi. “Al momento abbiamo appena ricevuto un carico di libri italiani. Ma fra poco dovrebbero arrivare anche quelli in inglese e altre traduzioni un po’ più di nicchia”, spiega. I volumetti e il mare a fare da filo conduttore in questo viaggio che nasce nel Tirreno, passa all’Adriatico e sbarca nell’Atlantico.
Alla serata di inaugurazione, fra italiani e americani, c’è chi ne ha già approfittato per comprare questa o quella copia, chi invece è qui per assaggiare il menù, a base di pesce e vegetali, chi per sentirsi di nuovo a casa dopo tanto tempo nella Grande Mela. “Finalmente ho trovato un piccolo angolo unico della mia Venezia anche qui a New York“, ha commentato con occhi lucidi Caterina.
