A New York, ci sono oltre 93 mila metri quadrati di spazio commerciale lasciati vuoti dalle catene di parafarmacie che hanno chiuso negli ultimi anni. Per alcune, pochissime, la pandemia è stata una grazia che le ha aiutato a riprendersi. Per altre, una condanna. E, in futuro, potrebbe essere sempre più difficile occupare questi locali vuoti.
Sempre più spesso, infatti, i grandi marchi si ritrovano a gestire affitti molto alti per spazi ampi, che purtroppo non portano i profitti sperati. Tuttavia sono vincolati da contratti di locazione della durata di 10 o 20 anni che li costringono a pagare anche se il locale è stato svuotato e non potrà essere subaffittato ad altri o il prezzo è diventato troppo alto tanto che trovare qualcuno disposto a fare un investimento è molto difficile.
Dal primo trimestre del 2020, 222 locali delle grandi catene, quali Duane Reade, CVS e Rite Aid di proprietà di Walgreens Boots Alliance, hanno chiuso e, secondo i dati di luglio 2024 raccolti da Live XYZ, 138 lo sono ancora. Manhattan ne conta 64, poi segue il Queens con 29, Brooklyn con 27, il Bronx con 16 e Staten Island con 2. In media gli spazi sono rimasti vuoti per più di 540 giorni. Alcuni di questi grandi marchi sta ancora pagando l’affitto, altri, come Rite Aid, hanno dichiarato bancarotta.
In controcorrente, le farmacie indipendenti e più piccole sono fiorite. A luglio, secondo i dati di Live XYZ, c’erano 2.568 punti vendita in tutta la città.