Nel giorno di Pasqua a New York si saluta l’arrivo della primavera; in questo giorno denso di molti significati per i cristiani, i newyorkesi si scambiano ”Happy Easter”.

Fra le irrinunciabili tradizioni della città per accogliere l’arrivo della nuova stagione dopo il torpore dell’inverno la “parata di primavera”. La metropoli con questo evento è pronta a risvegliarsi e molti dei suoi abitanti a indossare abiti colorati e cappelli fioriti, liberandosi di quelli più pesanti e ingombranti che tuttavia il meteo ancora richiederebbe, considerate le basse temperature.

Sulla Fifth Avenue proprio di fronte alla Cattedrale di Saint Patrick questa insolita sfilata che va in scena dal 1870 puntuale alle 10 del mattino, dalla 49th Street fino alla 57th Street, mette in scena la creatività e la fantasia.

Alla storica sfilata possono partecipare tutti, meglio se addobbati con motivi primaverili, sebbene siano principalmente i cappelli i grandi protagonisti: riccamente decorati, stravaganti, di ogni forma e misura ma soprattutto ricoperti di tanti fiori.
Alcuni fra i partecipanti hanno abiti d’epoca, altri portano i loro cani al guinzaglio che per l’occasione sono stati abilmente adornati, altri ancora si limitano a indossare orecchie da coniglietto e in parecchi tengono in mano cestini con le uova.
Fantasia e originalità, ma anche tanta pazienza da parte dei turisti che aspettano in fila per scattare una foto assieme ai personaggi più variopinti.
Numerosi sono anche gli uomini, anche loro con un vezzo di vanità: non hanno voluto rinunciare a un copricapo piumato o fiorito, alcuni in coppia, altri con abiti d’epoca rievocano fantasmi della New York che fu.
Intanto dalla cattedrale si innalzano le musiche solenni della celebrazione religiosa, vibrano e si confondono con il brusio multietnico della strada in una commistione di sacro e profano, perché a New York la Pasqua, anzi no, la primavera si festeggia così.

