“Vestitevi bene” recitava l’invito “È una festa”. In realtà è stato un vero e proprio evento, reso possibile da una città come New York. Chissà cosa avranno pensato i 600 fortunati invitati presenti in un piccolo club di Chelsea, quando hanno visto salire sul palco sia i Rolling Stone che Lady Gaga.
Anche un anonimo giovedì sera al Racket club, locale che ha cambiato nome più volte, ricordato soprattutto come High Line, può assumere un sapore diverso. L’atmosfera delle grandi occasioni ha iniziato a pulsare quando i camion della band si sono fatti strada fra le barriere di sicurezza, fiancheggiando la West 17th, confermando che qualcosa di travolgente, seppure impensabile sarebbe accaduto.
L’invito, oltre alle indicazioni sul dress code, descriveva la serata semplicemente come un “Album Release Party” in concomitanza con l’uscita di Hackney “Diamonds”, che si vociferava essere l’ultimo album registrato dalla band.
La festa, iniziata con un Dj set di Questlove e Samantha Urban, ha visto lentamente riempire la sala riservata alle celebrity di artisti del calibro di Elvis Costello, Daniel Craig, Rachel Weisz e Chris Rock e nonostante negli ambienti musicali da alcuni giorni si parlasse di un imminente mini live degli Stones, sembrava davvero improbabile che la scelta per un’esibizione tanto importante fosse assegnata a un locale tanto insolito.
Erano circa le 22 quando le luci si sono abbassate e la band è sbucata fuori al grido di Jagger “Vi state divertendo? Ci divertiremo in un modo nuovo”. Il brano scelto per l’apertura è stato “Shattered” con un ritorno al lontano ’78 e un tributo alla Grande Mela, seguito da diversi inediti e versioni rielaborate di pezzi già consolidati come “Tumblin ’Dice’”.
Con questo concerto, chiuso nella sua prima parte sulle note di “Jumpin’ Jack Flash” cantata dal frontman a squarciagola, sono state definitivamente allontanate le voci che vedevano il gruppo in difficoltà, dopo che il loro tour estivo già programmato era stato annullato senza alcuna spiegazione.
Alla ripresa della seconda parte, la star, salendo sul palco con gli iconici pantaloni in pelle nera, ha intrattenuto un breve intermezzo in cui ha raccontato: “Sembra sempre che lanciamo i nostri nuovi album a New York – riferendosi ai precedenti – Lo abbiamo fatto in un dirigibile nel 2002, su un camion a pianale ribassato che percorreva la 5th Avenue nel 1975, in una decappottabile che attraversava il ponte di Brooklyn nel 1997 e in un treno che andava a Grand Central nel 1989. Ci mancavano così tanto i lanci che abbiamo dovuto fare un altro album per rivivere questa emozione”.
Jagger, che ha rivelato di aver frequentato a lungo il locale in cui stavano suonando, si è anche mostrato entusiasta per la scelta di esibirsi per la prima volta in un pub, da cui a distanza di 90 minuti sarebbe partito il lancio a livello planetario della loro opera.
In questa breve ma intensa jam session di circa 25 minuti, in cui i brani sono scivolati via velocemente, l’apoteosi è stata quando sul palco è salita Lady Gaga, presente per l’esecuzione dell’inedito “Sweet Sounds of Heaven”.
Tacchi a spillo, in una scintillante tuta a zampa d’elefante per metà nera e per metà marrone, con la sua voce dirompente si è contrapposta a quella di Jagger che ha portato la ballata a raggiungere una struggente intensità.
“Hackney Diamonds” si chiude con una cover del tradizionale Rolling Stone Blues, dove la band ha iniziato 61 anni fa.