Andrew Cuomo non è scomparso. È pronto a tornare sulla scena politica. Molto presto. Non dice se lo farà già nel 2024 “ma di sicuro lo faccio… È una decisione presa…”, spiega alla comunità greca di Southampton che lo accoglie calorosamente per il tradizionale breakfast del sabato con i leader.
A 64 anni abbronzato e asciutto, Andrew è più in forma che mai. Si presenta al resort Capri da solo a bordo della sua Bmw 635 d’annata rossa fiammante. Fa un quadro della situazione di New York e dello Stato definendola una grave crisi. Sui migranti che rischiano di portare la città in bancarotta, se la prende con il governo Biden “sul quale ricade la responsabilità iniziale e finale”. Parla di estrema destra repubblicana ed estrema sinistra democratica che “paralizzano e intimidiscono la stragrande maggioranza dei parlamentari di buonsenso e moderati dei due partiti ad Albany”.
Cuomo non usa mezzi termini. Rimpiange la posizione di potere alla quale è stato costretto a rinunciare, anche su pressione degli stessi democratici super liberal. Pensa di essere stato abbattuto dal fuoco amico. Non parla apertamente di vendetta, ma avrà certamente conti da regolare con chi gli ha interrotto la carriera politica. Poi cita una domanda che la figlia più giovane gli ha appena rivolto: ”Papà ti osservo e hai la faccia di una persona che non è contenta, spiegami perché…”.

L’ex governatore, che si è dimesso nel 2021 al culmine della popolarità per evitare un impeachment con le accuse di molestie sessuali di almeno 3 donne e per non aver saputo spiegare in modo trasparente le numerose morti per Covid nelle case di riposo per anziani dello stato confessa: ”So che nello stato di New York in questi anni abbiamo messo in cantiere e fatto cose importanti. Dall’aeroporto La Guardia alla linea 2 della metropolitana a Manhattan, fino alla chiesa ortodossa di San Nicolas a Ground Zero distrutta nell’attacco dell’11settembre”.
“Erano tutti progetti costosi e controversi, avversati anche dall’ala più radicale dei democratici che ha bloccato l’arrivo di Amazon nel Queens, rinunciando a 24 miliardi di dollari in tasse… Sostenevano che rispetto al calcolo di 27 miliardi di dollari, avremmo concesso 3 miliardi di dollari di sconto a Bezos. Verissimo, ma così abbiamo perso 40,000 posti di lavoro molto ben pagati e 24 miliardi di ricavi fiscali che non torneranno più… E il rischio che i capitali possano andarsene…in Florida o altrove”.
L’audience del sabato al Capri, sotto l’attenta regia dell’imprenditore John Catsimatidis con interessi non solo nei media, nei supermercati, ma anche in petrolio gas e costruzioni ha una base conservatrice. Molti di loro per una o due volte hanno votato per Trump. Gli elogi comunque per il suo passato di governatore pragmatico e pro business sono adesso tutti per Cuomo. Unanime l’invito, fra avocado toast e uova strapazzate, a rimettersi in politica, ad un ritorno soprattutto da posizioni centriste se non addirittura come indipendente per raccogliere i moderati dei due partiti stanchi se non disturbati dalle frange estreme a destra e a sinistra.

Criticando con fredda e calibrata astuzia sia il sindaco Adams che l’attuale governatrice Houchul, Andrew ha fatto battute anche sulla nave ospedale bianca con la grande croce rossa voluta da Trump attraccata sull’Hudson River “perché si sarebbe assicurato una bella foto nella prima pagina del New York Times, ma non è mai stata usata visto che l’ammiraglio non voleva far salire a bordo i malati di Covid…”.
Cuomo si lascia aperta la porta non solo per un ritorno ad Albany, dove ritroverebbe vecchi nemici, ma anche la porta di City Hall: entrambe le cariche vedranno entrambe il rinnovo nel 2025. Il seggio al Senato invece, detenuto da Kristen Gillibrand, torna in gioco già nel novembre del 2024 insieme alle presidenziali e Cuomo potrebbe essere tentato da un rientro in politica proprio sfidando la senatrice votata ma non troppo amata dai newyorkesi.
Primarie fra Cuomo e Gillibrand potrebbero diventare elettrizzanti, ma anche con i lunghi coltelli se le cause per molestie sessuali non si saranno risolte o se l’ex governatore dovesse rimanere invischiato in altre questioni legali che nel 2021 ha evitato o posposto dimettendosi.