Si preannuncia una fine dell’anno turbolenta per gli ospedali di New York City. La città, già alle prese con una preoccupante “tridemia” – ovverosia picchi simultanei di infezioni da Covid-19, influenza e RSV – potrebbe presto essere afflitta da un maxi-sciopero degli infermieri impiegati negli ospedali privati.
L’Associazione degli infermieri dello Stato di New York ha infatti dichiarato che nei nosocomi di tutta la città sono state collocate delle urne per consentire agli iscritti di dare il via libero all’agitazione, in vista della scadenza dei loro contratti il prossimo 31 dicembre.
Le urne sono già state posizionate in 12 ospedali per far votare 14.000 dei 17.000 membri dell’associazione, mentre tutti gli altri potranno votare la prossima settimana.
Secondo la presidente dell’associazione Nancy Hagans, le schede già scrutinate mostrano che il sostegno allo sciopero supera la maggioranza dei due terzi richiesta.
Una volta conclusasi la procedura di voto, il sindacato dovrebbe inviare all’ospedale un preavviso di sciopero di 10 giorni prima di agire, il che lascia pensare che lo sciopero vero e proprio potrebbe avere luogo ai primissimi di gennaio.
Oltre a migliori condizioni di stipendio, gli infermieri chiedono un aumento di organico negli ospedali di quartiere e lo stralcio della recente decisione del sindaco Eric Adams di forzare il ricovero dei pazienti psichiatrici.