Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login
  • Register

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
New York
November 1, 2022
in
New York
November 1, 2022
0

L’ultimo palazzo di Norman Foster a New York

È a Park Avenue, piena Midtown, ed occupa un intero isolato. E c’è già chi ne ha affittato 16 piani alla cifra record di oltre $100 milioni

Maria Teresa ZoncabyMaria Teresa Zonca
L’ultimo palazzo di Norman Foster a New York

Office space at 425 Park Avenue (rendering)

Time: 3 mins read

Il potere a Manhattan si misura anche dalla location in cui si gestiscono gli affari. Ed oggi c’è un nuovo indirizzo nella lista dei palazzi intorno ai quali ruotano business milionari. Siamo al 425 di Park Avenue e il nostro sguardo va su, ai 47 piani di un edificio che occupa un intero isolato, come in quella zona non accadeva da più di 50 anni. È un’imponente riqualificazione di una costruzione degli anni ’50, che di piani ne aveva “soltanto” 32.

L’inaugurazione è di pochi giorni fa e non poteva non essere presente l’uomo che questo palazzo lo ha pensato, l’archistar Norman Foster. La sua società è la stessa che a Varsavia ha realizzato la torre più alta d’Europa, la Verso Tower, 310 metri di altezza. E l’architetto britannico si conferma una delle figure contemporanee più rilevanti. I suoi lavori sono conosciuti in tutto il mondo. La rivista AD ne elenca alcuni tra i più rappresentativi, dal grattacielo conosciuto come “The Gherkin” di Londra all’Apple Park di Cupertino, dal Reichstag Nuovo Parlamento di Berlino agli aeroporti internazionali di Pechino e di Città del Messico, fino al Viadotto di Millau in Francia.

Ma, per citare New York, non possiamo trascurare la “sua” Hearst Tower, a due passi da Columbus Circle. Alta 182 metri, è stata realizzata all’80 per cento con acciaio riciclato.
E allora restiamo qui, a Manhattan, per descrivere meglio l’ultima opera ingegneristica ed architettonica , che ha una lobby a tripla altezza e un attico altissimo, oltre a spazi verdi esterni.

Una curiosità in più? Tra gli studi di architettura che avrebbero voluto aggiudicarsi i lavori di riqualificazione dell’edificio ci fu anche la Zaha Hadid Architets.

425 Park Avenue in Manhattan, New York, seen in November 2021 (Epicgenius, Wikimedia Commons CC BY-SA 4.0)

Intanto vediamo in quale contesto si colloca il palazzo. È a due passi dal Seagram Building, icona che sorge tra la 52ma e la 53ma strada, progettato dall’architetto tedesco Ludwig Mies van der Rohe. Qui, se vogliamo respirare un po’ di Italia, si insediarono anche gli uffici americani dell’Olivetti.

Quel tratto di Park Avenue, a ben guardarlo con il naso all’insù, è molto “Gotham City”, con i suoi palazzi dai riflessi verdi e azzurri. E il magico Waldorf Astoria poco distante. Ebbene, lo stesso Lord Norman Foster (ha ottenuto il titolo di barone nel 1999 ndr) dice che “il 425 Park Avenue celebra il suo contesto storico e l’eleganza sobria dei sui vicini punti di riferimento, spingendo allo stesso tempo i confini del design del luogo di lavoro e riflettendo lo spirito contemporaneo della città”. Un open space su Manhattan con un club esclusivo, The Diagrid, ad uso di coloro che nella torre lavorano. Ed anche questo club è un’opera d’arte, realizzata dall’artista giapponese Yayoi Kusama, con stanze private per la meditazione e una serie di servizi dedicati al puro relax. E poi ristoranti ed altri spazi privati ed esclusivi.

425 Park Avenue in February 2022 (Wikimedia Commons)

Ma chi è il primo illustre inquilino di 425 Park Avenue? La Griffin’s Citadel Securities dell’imprenditore americano Kenneth Cordele Griffin, il cui patrimonio supera i 31 miliardi di dollari. Pensate che la Citadel Securities occupa il 48 per cento del palazzo, ovvero 16 piani su 335.400 piedi quadrati, che tradotti sono oltre 31 mila metri quadri. L’affitto? Un record per New York, oltre cento milioni di dollari.

Il palazzo realizzato da Foster, i cui lavori sono cominciati nel 2016, è destinato prevalentemente a spazi di lavoro confortevoli ed a terrazze che si affacciano sulla città e su parte di Central Park. Perché se è vero che il futuro del business è ancora un’incognita, l’idea è che le grandi società, sull’onda di Griffin, torneranno a riportare i lavoratori negli uffici, e lo vorranno fare in un luogo in cui ritrovarsi è gradevole. E come dimostra il contratto multimilionario, le società di servizi finanziari di Manhattan sono quelle che spendono di più per gli affitti dei loro uffici. È a loro, ed ai loro dipendenti , che Foster ha pensato quando con il suo staff ha disegnato spazi aperti e vivibili.

Un pensiero, quello della sostenibilità e della vivibilità, che contraddistingue l’architetto, fondatore della Norman Foster Foundation di Madrid. È un luogo aperto alle idee e che guarda al domani, in cui si promuovono il “pensiero e la ricerca interdisciplinari per aiutare le nuove generazioni di architetti, designer e urbanisti ad anticipare il futuro”.

Share on FacebookShare on Twitter
Maria Teresa Zonca

Maria Teresa Zonca

Nata ad Aosta, è giornalista professionista e dal 1997 lavora per la Tgr Rai. Ha collaborato con La Stampa, La Repubblica, Il Messaggero, Il Mattino di Napoli, con Radio 105 e Radio Montecarlo. La sua passione è raccontare New York, città in cui si rifugia appena può.

DELLO STESSO AUTORE

Dopo cinquant’anni di assenza l’arte portoricana esposta al Whitney Museum

Dopo cinquant’anni di assenza l’arte portoricana esposta al Whitney Museum

byMaria Teresa Zonca
Nikola Tesla, l’inventore che a New York ha illuminato il futuro

Nikola Tesla, l’inventore che a New York ha illuminato il futuro

byMaria Teresa Zonca

A PROPOSITO DI...

Tags: ManhattanNew YorkNew York CityNorman Foster
Previous Post

Luca Pancrazzi si racconta alla Totah Gallery di New York

Next Post

I selfie dei politici tra passione e ossessione

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

L’omaggio di Calatrava a San Nicola

L’omaggio di Calatrava a San Nicola

byMaria Teresa Zonca
Scoprire la natura al riparo dal freddo polare

Scoprire la natura al riparo dal freddo polare

byMaria Teresa Zonca

Latest News

LeBron James batte il record di Abdul-Jabbar: è il più grande marcatore dell’NBA

LeBron James batte il record di Abdul-Jabbar: è il più grande marcatore dell’NBA

byLa Voce di New York
I repubblicani rispondono a Biden: “Inadatto a servire il Paese”

I repubblicani rispondono a Biden: “Inadatto a servire il Paese”

byLa Voce di New York

New York

Brooklyn, morto il poliziotto vittima di una rapina

Brooklyn, morto il poliziotto vittima di una rapina

byLa Voce di New York
Dipinto di rosa per un gender reveal: morto il piccione Flamingo

Dipinto di rosa per un gender reveal: morto il piccione Flamingo

byPaolo Cordova

Italiany

La crisi dell’istruzione nel mondo: 2/3 dei bambini non capiscono cosa leggono

Master Fondazione Italia-Usa: altre 200 borse di studio “Next Generation”

byLa Voce di New York
World Pasta Day: negli USA sempre più Made in Italy grazie all’ICE

World Pasta Day: negli USA sempre più Made in Italy grazie all’ICE

byNicola Corradi
Next Post
I selfie dei politici tra passione e ossessione

I selfie dei politici tra passione e ossessione

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Expat
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Elezioni 2022
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Speciale Venezia
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In
By clicking on "Create my account" or by registering, you accept the and the .

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?