Si sospetta una morte da overdose per i due lavoratori rodigini trovati morti nelle prime ore di mercoledì in un seminterrato di Long Island City, nel Queens. Si tratta del 48enne Alessio Picelli, un arredatore d’interni originario di Villadose ma residente con la moglie a Rovigo, e del 38enne Luca Nogaris, un artigiano e imbianchino padre di tre bambini.
I corpi dei due uomini sono stati trovati da un terzo collega (originario del veronese), che con loro condivideva un appartamento Airbnb situato al numero 4019 sulla 29esima strada, e nel quale avrebbero abitato in affitto da circa un mese.
Secondo le informazioni fornite anche dalle famiglie delle vittime (ottenute grazie alla collaborazione dei colleghi de La Voce di Rovigo), il terzo collega avrebbe fatto ritorno a casa a tarda notte, trovando Picelli già esanime e Nogaris ancora respirante, malgrado a fatica. Avrebbe perciò tentato di rianimarlo, ma ogni sforzo si sarebbe rivelato vano, chiamando quindi i soccorsi intorno alle 2:30 del mattino (le 8:30 in Italia). All’arrivo di ambulanza e polizia, gli agenti non hanno potuto fare altro che constatare l’avvenuto decesso di entrambi.
Un’abitante del posto ha testimoniato di aver visto uno degli italiani entrare nel seminterrato verso le 2-3 del mattino con un andamento vistosamente barcollante.
Gli investigatori non hanno rinvenuto traumi fisici di alcun tipo o altri segni di violenze, ma nelle prossime ore dovrebbe svolgersi un’autopsia per indagare le esatte circostanze della morte. La tesi degli inquirenti è che i due rodigini possano essere morti per overdose, confermata dal rinvenimento di accessori legati al consumo di sostanze stupefacenti, ma non si esclude alcuna ipotesi. Negli ultimi mesi, peraltro, è scattata l’allerta nei cinque boroughs per la circolazione di droga apparentemente “innocua”, che però, tagliata con fentanyl, è in grado di provocare effetti letali.
Picelli, Nogaris e l’altro collega si recavano spesso a New York in qualità di contractors specializzati in lavori di alta qualità, commissionati loro nella Grande Mela. Sembra che, in questi giorni, le due vittime stessero collaborando con il designer italiano Achille Salvagni in un progetto di ristrutturazione di una casa a schiera nell’Upper East Side.
Martedì sera, dopo aver finito di lavorare, Picelli e Nogaris sarebbero subito tornati a casa, mentre il terzo coinquilino avrebbe fatto ritorno a Long Island City qualche ora dopo, trovandosi davanti la tragedia.
Da Rovigo intanto sono arrivati i primi messaggi di cordoglio. “Le Posse Rossoblù si stringono in un abbraccio sincero a Flavio Nogaris per la scomparsa dell’amatissimo figlio Luca, ed esprimono le più sentite condoglianze a tutta la famiglia. Ti siamo vicini Flavio”. Queste le commosse condoglianze con cui la tifoseria organizzata del rugby cittadino ha salutato Nogaris.