È scattato alle prime luci dell’alba di martedì il maxi-blitz della polizia newyorkese a Staten Island. Obiettivo: le gangs del quartiere, che negli ultimi mesi hanno provocato un’impennata degli episodi di criminalità e una vera e propria emergenza sicurezza.
Il primo a finire in manette è stato il giovane Arthur Williams, componente di una banda giovanile con una fedina penale tutt’altro che immacolata – 32 arresti, in buona parte legati a sparatorie. La polizia ha sfondato la porta d’ingresso di casa sua intorno alle 6:00. Durante il resto della mattinata, gli agenti del NYPD hanno arrestato in totale 15 persone con sette diversi capi d’accusa, dal traffico di stupefacenti alla violenza di strada.
Nel corso delle indagini, gli investigatori hanno rinvenuto 360 pillole di ossicodone, 3.100 pillole di ecstasy-metanfetamina, più di 100 grammi di crack, e 40 grammi di cocaina – destinate allo spaccio.
L’operazione fa parte di una più ampia reazione delle autorità all’emergenza criminale che sta attanagliando il borough più meridionale di New York City. Da circa un anno la Squadra crimini violenti del NYPD a Staten Island sta raccogliendo indizi e prove contro 17 presunti delinquenti, tutti legati a gangs della famigerata Jersey Street, dove nel giro di quattro mesi si sono verificate otto sparatorie (tra cui una mortale).
Gli agguati più recenti riguardano un assalitore che ha aperto il fuoco contro un membro di una gang rivale in un negozio di barbiere, e una 60enne che è stata freddata a morte mentre aspettava l’autobus.
“Questi criminali non sono 17 individui innocui. Ci sono 27 atti di violenza con armi da fuoco nelle loro fedine penali. I primi otto hanno 200 precedenti”, ha dichiarato il vice ispettore Mark Molinari a margine del raid. “Si spara alla gente, a bersagli involontari che si trovano alle fermate degli autobus. Non possiamo permettere che questo accada. Dobbiamo colpire la violenza, colpirla al cuore ed estirparla”, ha aggiunto.
“Questi giovani stanno buttando via la loro vita scegliendo la criminalità di strada e lo spaccio di droga. E le droghe che vendono a causa del fentanil sono anche letali per le persone che le comprano”, ha invece dichiarato il procuratore distrettuale di Staten Island, Michael McMahon.
Ma il crimine non è confinato solo a Staten Island: episodi di violenza sono stati registrati nelle ultime ore anche a Brooklyn – dove uno sconosciuto ha prima palpeggiato e poi colpito in faccia una ragazza 23enne a Flatbush – e a Manhattan – dove intorno alle 4 di mattina è scoppiata una sparatoria di fronte all’Apple Store sulla 5th Avenue a Midtown, a sud di Central Park. Non sono per ora segnalati feriti dovuti al secondo episodio.