Patrick Lynch non ci sta a definirle “dimissioni volontarie”. Secondo il presidente della Police Benevolent Association di New York, il più grande sindacato di polizia al mondo grazie ai suoi circa 24.000 iscritti (due terzi del totale degli agenti della Grande Mela), l’impennata di congedi e pensionamenti anticipati nelle file del NYPD non sono un fenomeno casuale né tantomeno positivo.
Secondo le ultime statistiche ricavate dai fondi pensione consultati dal New York Post, nel solo 2022 sono stati più di 2.465 i poliziotti newyorkesi che hanno chiesto di lasciare il servizio, un netto +42% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (quando a fuoriuscire erano stati in 1.731).
Che il fenomeno sia tutt’altro che normale lo dimostra del resto il numero di coloro che abbandonano il distintivo prima di aver accumulato i 20 anni di anzianità per una pensione “completa” (pari alla metà della retribuzione media annuale del triennio precedente): 1.098, quasi il doppio rispetto a un anno fa (641).
Tutto sotto controllo secondo City Hall, che anzi elogia il ricambio generazionale e sottolinea il numero record di iscritti all’accademia (a luglio è stato toccato il record degli ultimi 20 anni). Eppure, alla cerimonia di giuramento al Madison Square Garden si sono diplomate solo 561 nuove reclute di polizia, la metà del previsto – segno che le defezioni partono già dai banchi.
“Abbiamo già avuto ondate di pensionamenti causate da classi numerose di allievi nell’accademia, ma niente di simile”, dice Lynch. Che prosegue con un’analisi impetuosa: “Questo esodo è la conseguenza di poliziotti che, nel pieno della loro carriera, hanno capito di essere arrivati al limite della sopportazione”. E così, per compensare, molti detectives sono stati costretti ad abbandonare le loro scrivanie e le loro indagini per svolgere servizio in pattuglia.
Criminals are brawling with @NYPDnews cops every day now – this one just happened to be caught on video.
How are the cops feeling?
+2,000 of us have quit the job this year. Other PDs are poaching the Finest with the promise of better pay & working conditions. #NYPDExodus2022 pic.twitter.com/Rg0UHjAk8h
— NYC PBA (@NYCPBA) July 27, 2022
Non manca un appello alla commissaria Keechant Sewell: “La polizia di New York dovrebbe smetterla di cercare di spiegare questa crisi di personale (e) ammettere che c’è un problema per aiutarci a risolverlo”. Tra le possibili cause anche il calo di fiducia nelle forze dell’ordine – alla base del movimento “Defund the Police” –, la pericolosità non adeguatamente ricompensata, oltre agli sforzi vanificati da escamotages giudiziari che consentono ai criminali di farla franca e/o uscire poche ore dopo l’arresto.
Ma dove vanno i poliziotti newyorkesi che non si godono la pensione (ridotta)? “Se ne vanno per altre opportunità dove sono pagati meglio, trattati meglio e hanno una migliore qualità di vita”. Molti di loro scelgono carriere affini, come il servizio civile, oppure mantengono la divisa ma più lontano dai cinque boroughs, specialmente a Long Island, oppure mettono la casacca della Port Authority, che paga molto meglio ed espone a rischi minori.
E quando il gatto non c’è… proprio a luglio New York ha registrato un aumento del 31% delle sparatorie e delle uccisioni rispetto allo stesso mese del 2021. A pesare è soprattutto l’incremento degli omicidi (47 rispetto ai 35 di un anno fa), quello degli scontri a fuoco (178, rispetto ai 157 del luglio 2021), ma rimangono a livelli pericolosamente alti anche i furti aggravati (4.588) e le rapine (1.730).
“Tutti coloro che vivono, lavorano e visitano questa città meritano di essere al sicuro e i membri della Polizia di New York non tollereranno nulla di meno”, ha dichiarato venerdì il commissario di polizia Keechant Sewell. “Ma non possiamo farlo da soli”, ha aggiunto Sewell. “Quando i criminali violenti sono disposti a portare armi illegali nelle nostre strade e a sparare sfacciatamente su persone innocenti, devono affrontare conseguenze reali”.