Il termometro non conta più. Ieri temperature di domenica a New York hanno raggiunto i 33 gradi, ma la sensazione è stata quella di sfiorare i 40 e la pioggia del pomeriggio non ha aiutato a mettere fine al caldo. Anzi.
Dopo la pioggia, camminare per le strade dava l’impressione di entrare in una sauna. “Oggi ho sudato tre magliette”, ha detto al New York Post Koji Rosalez, un 25enne di Brooklyn. “È un circolo vizioso”, ha detto mentre si trovava con gli amici al Washington Square Park di Manhattan. “Se faccio il minimo sforzo sotto al sole, mi sento male”.
Alexander Jusdanis, che di mestiere vende poesie nel parco, ha detto che quando fa così caldo “a volte le poesie si sporcano del mio sudore”.
Jusdanis scrive suoi testi per i turisti usando una macchina da scrivere, tenendo un ombrello per cercare di rimanere un po’ al fresco. “Mi siedo qui fuori, nella parte probabilmente più esposta al sole, solo perché non mi piace avere altre persone intorno a me”, ha detto. “È una buona decisione commerciale e una pessima scelta per la mia salute”.
Gli affari infatti calano quando la colonnina di mercurio sale. Le previsioni di oggi segnano una massima di 33 gradi, mentre martedì il termometro potrebbe arrivare a 35 gradi.
I meteorologi però danno anche buone notizie. Mercoledì arriverà una “fonte di freddo” e le temperature dovrebbero scendere fino alla normalità, intorno ai 29 gradi.
Uno degli amici di Rosalez, Angel Torrens del Bronx, ha detto domenica che il clima appiccicoso gli ha persino fatto passare la voglia di “bere e fumare”. “Ho a malapena voglia di fumare – ha confessato – il fumo mi fa caldo. Ho anche paura di bere alcolici perché suderò ancora di più”.
Si è poi lamentato dei costi che l’afa comporta, con le bollette dell’aria condizionata sempre più alte e l’aumento del consumo di acqua per tutte le docce che è costretto a fare. “Si suda e si fanno cinque docce al giorno. Questo caldo ti fa sprecare un sacco di soldi”.
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