C’è una mostra ad Astoria, nel Queens, a cui i bambini non possono accedere. È legata ad una serie tv, The walking dead, ed è talmente tanto realistica da essere sconsigliata alle persone suggestionabili.
“Living with The Walking Dead” è stata allestita a giugno al Museum of the Moving Image (MoMI), che si trova nell’area degli studi cinematografici Kaufmann, dove sono stati girati innumerevoli film. L’esposizione parte da ciò che ha ispirato la serie originale di AMC: i fumetti di Robert Kirkman, Tony Moore e Charlie Adlard.
C’è una storia dietro la serie, che immagina una sorta di apocalisse ed il crollo della civiltà moderna. E ci sono i sopravvissuti, molti contagiati da una sorta di agente patogeno che li trasforma in zombie carnivori e cannibali. Camminano per dirigersi verso tutte le creature viventi, umani o animali che siano, per cibarsene, attratti da odori e rumori. La mutazione da uomo a zombie si attiva dopo la morte.
Tutti sono stati contagiati dal virus e l’unico modo per evitare che un corpo si trasformi in zombie è la sua distruzione, possibilmente con cremazione. Un horror, insomma, con la prima stagione trasmessa da AMC a partire da ottobre 2010 in sei episodi.
L’undicesima stagione, cominciata ad agosto 2021 e ultimata quest’anno, di episodi ne conta ben 24. Il MoMI ha così ideato l’esposizione dedicata al programma tv che, nel tempo, è diventato un fenomeno culturale, al punto da diventare in America la serie più vista della tv via cavo. La mostra va anche ad esplorare gli antecedenti cinematografici. Sì, perché di storie di “morti viventi” ce ne sono un’infinità, a partire dagli anni ’60.
E non c’è boomer che non ricordi il video di Michael Jackson, Thriller, ancora oggi tra i più celebrati, ballati ed imitati anche alla parata di Halloween del West Village. Nella mostra al Museum of The Moving Image si possono ammirare le innovazioni uniche che hanno contribuito a rappresentare l’apocalisse.

Sono esposti costumi e oggetti di scena originali, materiale di produzione, sceneggiature e tutti i trucchi incredibilmente realistici che hanno trasformato gli attori in morti viventi.
Trucchi frutto del lavoro negli studi KNB EFX del team del supervisore degli effetti speciali Greg Nicotero. La mostra, allestita al terzo piano del museo, chiuderà il 1 gennaio 2023, ma in questi mesi sono previsti eventi e proiezioni correlati all’esposizione, tra cui la visione del film “La notte dei morti viventi” di George A.Romero, che ha gettato le basi per il genere e l’industria dei film horror.
Il poster dell’evento è stato pensato da Kirk Manley e i fan potranno acquistarlo al MoMI.