Il piccolo borgo molisano, Fornelli, ha conferito a Nancy Pelosi, speaker della Camera Americana, la cittadinanza onoraria e le chiavi della città. Ma la vera emozione è stata scoprire la targa posta in bella mostra in via Laurelli dove nacque la mamma, Annunziata Lombardi, emigrata negli USA quando aveva tre anni.

La terza carica Istituzionale degli States incarna perfettamente il sogno Americano, il famoso America Dream, realizzatosi grazie ai suoi familiari che lasciarono l’Italia agli inizi del 1900.
I nonni giunsero ad Ellis Island nel 1912; la famiglia paterna, D’Alessandro (che nella trascrizione diventarono D’Alesandro) era della provincia di Chieti, quella materna molisana.
Radici che l’italo Americana ha sottolineato nel suo discorso di ringraziamento tenutosi nell’Auditorium del Comune alla presenza delle autorità locali e dei suoi familiari.
“Le nostre radici sono ali della libertà. Più siamo fedeli alle radici più sarà facile spiegare le nostre ali”, ha detto Pelosi per ringraziare del conferimento ricevuto e della ospitalità e dell’affetto mostrato dalla intera comunità.
Parole accompagnate dai fatti dal momento che, rompendo il rigido protocollo di sicurezza, la Speaker si è concessa selfie e strette di mano, usando anche qualche parola italiana.
Una lunga giornata iniziata di buon mattino passeggiando tra i caratteristici vicoli del borgo considerato tra i più belli d’Italia. In giacca e pantaloni rosa, con due spille (bandiera Americana e Ucraina) sul bavero, si è lasciata andare anche ai ricordi.
“Mio nonno era meraviglioso – ha ricordato Pelosi – Sono orgogliosa di essere stata sua nipote, una nipote amata”, ha detto visitando la rimessa che un tempo accoglieva la bottega del nonno.
E poi la promessea: “Ritornerò”.
Una giornata indimenticabile per Fornelli, che inevitabilmente riporta alla mente il fenomeno dell’emigrazione, quasi epocale, di milioni di italiani alla ricerca del sogno Americano.
Sogni a volte infranti e a volte, come nel caso della famiglia di Nancy Pelosi, realizzati. Ellis Island era la ‘porta del nuovo mondo’ varcata da connazionali che hanno contributo alla crescita dell’America.