“La palla inizia a rotolare e il calcio sta entrando nel cuore degli americani. Sempre più imprenditori strizzano l’occhio allo sport nazionale italiano, che però stenta ancora ad esplodere negli USA perché, a mio parere, manca la necessaria mediaticità per attrarre i nostri tifosi. La Serie A dovrebbe spingere un po’ sull’acceleratore media&marketing per creare maggiore appeal verso il MLS (Major League Soccer)”.
Un’analisi quasi matematica sul panorama calcistico Italia-USA quella esposta da Jay Sugarman, presidente del Philadelphia Union, squadra gestita con lo stesso piglio manageriale utilizzato per la ISTAR, la sua società immobiliare, ospite stamani dell’incontro con la stampa organizzato dal GEI (Gruppo esponenti italiani, presieduto da Mario Calvo Platero) presso il Racquet and Tennis Club di New York.

Il pioniere degli investimenti nel calcio professionistico americano non si è sottratto alle domande, specie a chi gli chiedeva di un suo futuro investimento proprio nelle squadre italiane.
“Molti imprenditori americani hanno già investito nel vostro calcio, intuendo le potenzialità che il mercato offre – ha esordito diplomaticamente Sugarman – Solo qualche settimana fa la Lega Serie A è venuta negli Stati Uniti per promuove questo sport che è sempre più apprezzato. Però la Lega dovrebbe fare uno sforzo mediatico in più per entrare nel competitivo mercato Americano”. Questo sport, sottolinea l’imprenditore, è infatti un business che deve seguire due solchi: la strategia e il vantaggio competitivo.
E in tema di competizione, gli investitori americani puntano sul lungo termine, al Mondiale 2026 che si giocherà proprio negli Stati Uniti. “Il calcio Usa sta crescendo, lo dimostra la presenza di 30 accademie, le Soccer Academy, che sono centri di formazione calcistici capaci di seguire l’atleta in ogni singola fase. La stessa Nazionale Usa è sempre più protagonista nel panorama calcistico globale. Siamo sulla strada giusta”.

L’incontro, moderato da Mario Platero, ha acceso i riflettori su uno degli sport più amati al mondo, che sta registrando una sorta di esodo di calciatori pronti ad intraprendere prospettive di carriera dai guadagni interessanti. All’ombra della Statua della Libertà.
L’arrivo di Chiellini a Los Angeles e di Insigne a Toronto, dimostra anche che l’invasione dei calciatori italiani in Usa e Canada in futuro non potrà che crescere trascinando migliaia di tifosi negli stadi americani, che rappresentano uno dei mercati potenzialmente più grandi soprattutto adesso che le partite sono diventate un vero business digitale anche per la Apple TV.