President: Giampaolo Pioli    |    Editor in Chief: Stefano Vaccara
English Editor: Grace Russo Bullaro 

  • Login
VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily Newspaper in the US

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
New York
February 11, 2022
in
New York
February 11, 2022
0

Al Consolato Italiano di New York per ricordare gli italiani vittime delle foibe

Il Console Generale Di Michele e padre Tommaseo conducono una serata per tenere viva la memoria di un eccidio brutale: le storie di due perseguitati

Nicola CorradibyNicola Corradi
Al Consolato Italiano di New York per ricordare gli italiani vittime delle foibe

Il Console Generale Fabrizio Di Michele durante il giorno del ricordo (Foto di Terry W. Sanders)

Time: 3 mins read

Al Consolato Italiano di New York, l’atmosfera per il Giorno del Ricordo è quella del raccoglimento. Ci sono sedie in ordine di fronte a un proiettore, in una stanza bianca illuminata da uno splendido lampadario. 

Il primo a prendere la parola è il padrone di casa, il Console generale Fabrizio Di Michele, che inizia ricordando come la legge approvata per l’istituzione della giornata, promossa nel 2004 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati, sia arrivata forse troppo tardi. Più rispetto avrebbero meritato le vittime italiane delle foibe. 

“Nel corso degli anni questo tema era fonte di tensioni, che oggi per fortuna si sono stemperate. L’immagine dell’abbraccio fisico tra il presidente Mattarella e il presidente sloveno, forse inconcepibile venti anni fa, dimostra come il percorso dell’integrazione europea sia andato verso un risultato di pace e memoria storica condivisa. Dal 2005 ad oggi tantissima acqua è passata sotto i ponti. Per noi resta il dovere di ricordare e qui a New York continuiamo a farlo”. 

È poi il turno di Padre Ellis Tommaseo, chiamato a intervenire in rappresentanza di due associazioni: i Giuliani nel Mondo con sede a Trieste e l’associazione nazionale Dalmata, la più antica della diaspora giuliano dalmata fondata nel 1919. “Mi fa piacere inserire questo spirito europeo nella commemorazione – ha commentato Tommaseo – Questa giornata, se si volesse riassumere con una solo parola, sarebbe foibe”. 

Padre Ellis Tommaseo e il Console generale Fabrizio Di Michele  (Foto di Terry W. Sanders)

Come in tutte le storie, però, ci sono molti lati nascosti. Uno di questi riguarda la Dalmazia. Molti non lo sanno, ma lì le foibe non esistono: non c’è alcune voragine carsica, soltanto il mare. Un mare in cui molti sono stati annegati. 

Una vicenda familiare che si collega a questo dettaglio è quella dei Luxardo, fondatori della fabbrica nata nel 1821 a Zara, sulle coste della Dalmazia, che ancora oggi è specializzata nella produzione del Maraschino. 

La Dalmazia era stata per oltre sette secoli parte integrante della Serenissima Repubblica di Venezia, prima di diventare capitale del Regno di Dalmazia e infine, dopo la prima guerra mondiale, exclave italiana, capoluogo della provincia di Zara circondata dalla Dalmazia jugoslava. 

Lì, la fabbrica dei Luxardo fiorì e si sviluppò, fino allo scoppio del secondo conflitto mondiale, che provocò anzitutto importanti restrizioni all’attività industriale e, nel novembre 1943, la quasi totale distruzione dello stabilimento per pesanti bombardamenti anglo-americani.

La città di Zara distrutta dai bombardamenti – wikimedia

Dopo la ritirata delle truppe italiane e tedesche dalla Dalmazia, la zona venne occupata dai partigiani comunisti di Tito.

Gli abitanti della città furono obbligati a partire esuli verso la penisola, ma molti vennero uccisi: fra questi c’erano anche Pietro Luxardo e il fratello Nicolò con la moglie, annegati nel mare di Zara. 

Padre Tommaseo aggiunge poi una nota personale alla commemorazione. Cita una donna, Emilia, nata vicino Fiume nel 1907 e finita a Termini Imerese nel 1948 fino alla morte, nel 1992. Tutti la conoscevano come “Emilia la profuga”, faceva la custode ed è morta in assoluta povertà e senza famiglia, ricordata solo dai locali. Tommaseo dedica la serata a lei e alle persone di Termini Imerese che l’hanno accolta con affetto e che ancora non l’hanno dimenticata, dopo trent’anni dalla sua scomparsa. 

“Apprezzo molto il ricordo di una persona sconosciuta alla collettività – ha concluso il Console – e io stasera ho imparato tantissime cose. Grazie di avere condiviso questa testimonianza con noi. La forza di questi eventi sta proprio nel non lasciare che il tempo porti via le piccole storie umane”. 

Share on FacebookShare on Twitter
Nicola Corradi

Nicola Corradi

Parmigiano d’origine, ha conseguito la laurea in Scienze Politiche all’università LUISS Guido Carli di Roma. Si occupa per la maggiore di politica e attualità.

DELLO STESSO AUTORE

Le ville milionarie di Olivia Newton-John: vendute dopo il cancro al quarto stadio

Le ville milionarie di Olivia Newton-John: vendute dopo il cancro al quarto stadio

byNicola Corradi
Guterres ricorda Hiroshima: “L’umanità gioca con una pistola carica”

Guterres ricorda Hiroshima: “L’umanità gioca con una pistola carica”

byNicola Corradi

A PROPOSITO DI...

Tags: 10 febbraioConsolato Italiano di New YorkDalmaziaEllis TommaseoFabrizio Di Michelefoibegiorno del ricordoLuxardopartigiani
Previous Post

Afghanistan, talebani sequestrano giornalisti ONU: “Sono spie straniere”

Next Post

Ancora violenza nella subway di New York: quattro persone pugnalate nella notte

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

Draghi all’Onu a settembre: atteso anche un vertice con Biden

Draghi all’Onu a settembre: atteso anche un vertice con Biden

byNicola Corradi
Ricardo Merlo: “Il Ministero per gli Italiani nel mondo si avrà solo votando MAIE”

Ricardo Merlo: “Il Ministero per gli Italiani nel mondo si avrà solo votando MAIE”

byNicola Corradi

Latest News

Trump non risponde alle domande della procura e invoca il Quinto emendamento

Trump non risponde alle domande della procura e invoca il Quinto emendamento

byMassimo Jaus
La Trafila: da Torre del Greco al Gowanus Canal

La Trafila: da Torre del Greco al Gowanus Canal

byFrancesca Magnani

New York

Trump non risponde alle domande della procura e invoca il Quinto emendamento

Trump non risponde alle domande della procura e invoca il Quinto emendamento

byMassimo Jaus
La Trafila: da Torre del Greco al Gowanus Canal

La Trafila: da Torre del Greco al Gowanus Canal

byFrancesca Magnani

Italiany

Torna in Sardegna il festival “MusaMadre”: richiamo della cultura e delle radici

Torna in Sardegna il festival “MusaMadre”: richiamo della cultura e delle radici

byManuela Caracciolo
“Senato&Cultura”: premiati gli imprenditori che rendono grande l’Italia nel mondo

“Senato&Cultura”: premiati gli imprenditori che rendono grande l’Italia nel mondo

byNicola Corradi
Next Post
La banalità del male che stringe nella morsa del terrorismo New York

Ancora violenza nella subway di New York: quattro persone pugnalate nella notte

La Voce di New York

President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara   |   English Editor: Grace Russo Bullaro

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Expat
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In