I newyorkesi sono abituati a topi e ratti, che vediamo giornalmente per le strade e che, ogni inverno, rischiano di invadere locali e abitazioni per scappare dal freddo.
Nonostante New York, sorprendentemente, non sia la città americana con la maggior quantità di ratti, la percentuale è sicuramente aumentata nell’ultimo anno, complice la pandemia. Nel 2021, infatti, sono già state 21.000 le chiamate dei cittadini al numero non d’emergenza della città effettuate dopo aver avvistato un ratto, mentre per lo stesso periodo dell’anno passato erano state solo 15.000. Nello stesso periodo sono raddoppiate le ispezioni sanitarie volte a controllare zone in cui si sospettava ci fosse un’invasione.
Sebbene l’aumento della popolazione di roditori in città possa sembrare un aneddoto simpatico, non possiamo che prenderlo sul serio se pensiamo ai 15 casi di Leptospirosi riportati quest’anno, il numero più alto mai visto.
Questa malattia di origine batterica colpisce sia umani che animali, e si trasmette tramite l’urina dei topi. Il batterio può contaminare acqua, suolo e cibo nelle vicinanze dei quali orbitano i ratti di New York. Il focolaio di Leptospirosi ha iniziato a preoccupare gli esperti
Tredici delle persone che hanno riportato l’infezione da leptospirosi sono state ricoverate con gravi problemi renali, e due di esse avevano anche difficoltà a respirare. Una persona è morta per via dell’infezione. Anche tra gli animali si sta diffondendo la malattia: un cucciolo di pastore australiano, infatti, è morto il mese passato dopo aver contratto la leptospirosi.

Quasi tutte le persone che sono state contagiate mettevano in atto comportamenti a rischio, vivendo a contatto ravvicinato con grandi infestazioni di ratti. Due di queste erano senzatetto.
Tra il 2006 ed il 2020, la città ha visto solamente 57 casi di leptospirosi, inclusi 13 casi relazionati ai viaggi internazionali: 4 casi, in media, l’anno. È chiaro, quindi, che il numero sia salito drasticamente nell’ultimo anno.
Sono molte le ragioni che hanno causato il ripopolamento dei roditori in città. Primo tra tutti, il fatto che molti ristoranti siano rimasti chiusi durante la pandemia, diminuendo la quantità di rifiuti e spingendo i ratti a cercare altri modi di alimentarsi.
La diminuzione dello staff del dipartimento di sanità, inoltre, ha portato la spazzatura di origine domestica a rimanere per strada più a lungo, attirando parassiti di vario genere nelle vie di New York.
Andrew Rigie, il direttore esecutivo del sindacato New York City Hospitality Alliance, ha detto che i ristoratori cittadini stanno facendo il possibile per mantenere puliti i loro locali, evitando l’ulteriore peggioramento della crisi creata dai ratti a New York.
“Potrebbe essere il catalizzatore che fa sì che New York cambi il modo in cui gestisce la spazzatura,” ha commentato Rigie.