Alto due metri e con un’espressione di sfida, Harambe, il gorilla ucciso in uno zoo dell’Ohio nel 2016, è il nuovo simbolo della lotta contro Wall Street e le disuguaglianze del sistema capitalistico. La statua in bronzo è comparsa a New York proprio di fronte al famosissimo toro, Charging Bull.
Sono stati i fondatori di Sapien.Network, social network dedicato a mettere il benessere degli esseri umani al primo posto, a decidere di posizionarla in questo punto simbolico. L’obiettivo della nostra protesta? “Sottolineare quanto Wall Street abbia perso di vista i bisogni della gente comune e sfidare il loro capitalismo privo di compassione” hanno detto i fondatori.

La compagnia ha finanziato anche l’acquisto di 10.000 banane, posizionate sotto alla storica statua simbolo del distretto finanziario. Queste, che verranno poi donate ai banchi alimentari cittadini, rappresentano un altro simbolo della profonda disuguaglianza tra i broker che lavorano a Wall Street e gli americani più colpiti dalla pandemia, che non possono permettersi molti beni primari.

Il personaggio di Harambe, sparato per proteggere un bambino pur non avendo dimostrato alcun intento violento nei suoi confronti, ha iniziato fin dal 2016 a rappresentare i soprusi subiti dalle fasce della società i cui interessi non vengono protetti.
“Harambe è la rappresentazione di un qualcosa che ci permette di guardare non solo a noi stessi. A cosa aspiriamo, in quanto persone?” ha spiegato Robert Giometti, uno dei fondatori. “L’obiettivo è connettersi con gli altri. Il semplice gesto di dare una banana a qualcuno aiuta a costruire una comunità”.
Quando perse la vita, Harambe aveva commosso il web. Circolavano messaggi di lutto, ma anche meme divertenti e persino la sua candidatura a presidente nelle elezioni del 2016. Si dice che tra le 11.000 e le 16.000 persone abbiano votato per lui.
Non è la prima volta che una statua con un messaggio sociale viene posizionata di fronte al Charging Bull. Nel 2017, infatti, la statua intitolata Fearless Girl aveva fronteggiato il toro a partire dalla Giornata Internazionale della Donna. Il monumento dell’artista Kristen Visbal, rappresentante una bambina con le mani sui fianchi, aveva l’obiettivo di richiamare all’emancipazione femminile e alla necessità di permettere a sempre più donne di accedere ai campi dell’alta finanza.

Dopo solo un anno e mezzo, lo scultore italiano del Charging Bull Arturo di Modica aveva richiesto la rimozione della Fearless Girl, che guardava al suo toro con disdegno, dall’alto verso il basso. La piccola statua è così stata spostata di fronte al New York Stock Exchange, dove oggi risiede guardando l’edificio con fierezza.
Chissà che anche la statua di Harambe non diventi presto un punto fermo tra le attrazioni newyorkesi, destinato ad esprimere per decenni il suo messaggio di unità.