Hello Dollys!
Mentre questi eleganti teatri e hotel gremiti di una sofisticata clientela tentavano di innalzare il livello di Times Square a zona degna di rispetto, Times Square stava affermandosi come un affare a sé stante in un vortice irrefrenabile di eventi e di intrattenimento.

Durante l’estate del 1917 due ballerine gemelle ungaro-americane nonché famose attrici di film muti, Rosie e Jenny Dolly, si esibirono in uno spettacolo sensuale e di grande successo al Knickerbocker; avevano ballato anche alle “Ziegfeld Follies” a Broadway e al “Moulin Rouge” di Parigi e avevano anche un debole per il gioco d’azzardo e per il collezionare gioielli. Una volta, a Cannes, la Viscontessa Furness vide Jenny e disse: “Non ho mai visto così tanti gioielli su una persona in vita mia. I suoi bracciali le arrivavano quasi ai gomiti. La collana che sfoggiava doveva costare un riscatto da re, e il suo anello sulla mano destra era grande come un cubetto di ghiaccio”. Per fortuna le gemelle Dolly tutte tempestate di pietre preziose, non alloggiavano al Knickerbocker Hotel quando, due anni dopo, un ospite dell’hotel fu derubato dei suoi gioielli per un valore di 100.000 dollari. Mentre fuggivano dalla polizia, i rapinatori dovevano aver preso qualcosa dal ristorante dell’hotel, dato che la loro arma prescelta fu… uno schizzo di salsa tabasco piccante negli occhi delle autorità che li inseguivano.
Il Knickerbocker Hotel era anche il posto in cui i giurati del processo per omicidio del famoso architetto Stanford White furono isolati. La celebre testimone che tutti conosciamo, fu la leggendaria bellezza, Evelyn Nesbit, notoriamente ritratta in un’altalena formata da una corda di velluto rosso: questo potrebbe aver dato al Knickerbocker Hotel l’idea, primo nella storia, di impiegare una corda di velluto rosso per contenere la sua raffinata clientela anziche’ farla girovagare tra i tavoli in attesa di essere messi a sedere.
“Sono stata appena pizzicata all’Astor Bar”.
L’Astor Bar divenne anche un luogo d’incontro per gli avventori gay e un conosciuto luogo di conquista per le reginette gay dei teatri, i quali, una rarità ai primi del ‘900, venivano accolti con rispetto. Il bar fu anche immortalato da Cole Porter nella canzone “Well, Did you Evah!” e “She Had to Go and Lose It at the Astor” mentre poi nel corso degli anni molti gruppi musicali famosi suonarono all’Astor, tra cui Frank Sinatra e Carmen Cavallaro e la sua orchestra.
L’Astor Hotel era il Times Square prima ancora che Times Square fosse Times Square.
L’Astor era grandioso, sfarzoso, a volte pretenzioso e caotico ma, come riportato dal New York Times, “la grande sala da ballo dell’Astor è stata la sede di brillanti avvenimenti sociali a cui hanno partecipato 10 presidenti, numerosi re e regine e virtualmente ogni grande celebrità venuta a New York. Il sindaco James J. Walker chiamava la sala dell’Astor “la dependance del Municipio a Times Square”, e fu anche dove Fiorello La Guardia celebrò la sua festa per la sua prima elezione a sindaco.
Al Padrino piace caldo
Esiste ancora una rara intervista registrata con Marilyn Monroe e Marlon Brando nel 1955 all’apertura del Rose Tattoo nell’Astor Hotel. Si mormora che dopo aver girato “A Street Car Named Desire”, Marlon Brando incontrò accidentalmente e divenne amico (e alcuni parlarono di una relazione) con Marilyn Monroe che, a quei tempi stava prendendo lezioni di recitazione alla Lee Strasberg.

Superman contro Marriott
Christopher Reeves fece una campagna per cercare di fermare la demolizione di cinque teatri storici a Times Square: l’Helen Hayes, il Morocco, il Bijou, l’Astor e il Gaiety, da parte del Marriott. In realtà vi trovò la sua kryptonite in quanto perse la battaglie, e non solo da lui, ma tutti noi: i teatri vennero demoliti e Marriott costruì al loro posto il Marriott Marquis Hotel, che di fatto è più brutalmente osceno di quanto non sia “brutalista” nello stile architettonico.
A lungo confinato in Hell’s Kitchen, Satana, ancora una volta, mise il suo zoccolo appuntito in Times Square.
Times Square “perse la palla”.

Il Claridge Hotel, un piccolo gioiello di Beaux-Arts situato di fronte all’Astor a Times Square, fu spesso oscurato dall’Astor e dal Knickerbocker Hotel. Con gli anni la sua principale attestazione di notorietà fu il gigantesco pannello pubblicitario delle sigarette Camel montato su un intero lato dell’hotel con tanto di fumo che fuoriusciva. Questa sarebbe diventata una delle pubblicità più rappresentative di Times Square almeno fino a quando nel 1972, Il Claridge Hotel smise di fumare e venne abbattuto. Fu la fine del glamour.
Negli anni 70 e 80, dopo aver superato il Proibizionismo, la Grande Depressione e la Seconda Guerra Mondiale, Times Square e i suoi hotel avevano perso il loro fascino. Il Knickerbocker chiuse le porte dopo solo 15 anni e il palazzo fu riconvertito in uffici. Il fascinoso Astor Hotel sopravvisse fino al 1967 quando fu anch’esso demolito per far posto a un odioso grattacielo e il vecchio Pabst Hotel (poi -New York Times poi One Times Square) fu deturpato quando venne completamente ricoperto di pubblicità.

Gli spettacoli di Broadway si trasformarono da chic a peep e gli hotel che rappresentavano la sede non ufficiale del potere politico e dello showbiz incominciarono a vendere le loro stanze “a ore”. I go-go bar, la droga e il crimine si impossessarono ancora una volta di Times Square. Come raffigurato nel film “Midnight Cowboy” ripreso al Claridge Hotel con Dustin Hoffman e Jon Voight, la piazza e la città erano al collasso, ma con tutto il suo lato oscuro e i suoi pericoli, gli anni 90 portarono anche un tocco sexy, una specie di “bad boy vibe”, e un fascino peccaminoso a Times Square, che dopotutto era ancora il centro del divertimento… solo versione selvaggia. La nascita dello Studio 54 rivoluzionò l’intrattenimento, in seguito il Club USA aprì a Times Square dove si trova ora il W hotel e l’annuale ed estremo “black party” dei gay leather fu tenuto per anni al Roseland nelle sue vicinanze.
Il Perfetto miscuglio del blando.
Gli anni ’90 con la loro sfrenata personalità si dissolsero però nel nuovo secolo. Ci fu un tentativo di conferire un po’ di stile con la construzione del Macklowe Hotel, (ora conosciuto come Millennium) in un revival Art-Decò. Negli anni ’90 ho lavorato per questo hotel per tre anni e sono a loro molto grato per aver preservato il bellissimo Hudson Theater del 1903. Tuttavia si iniziò ad aprire uno dietro l’altro, una lunga serie di hotel del tutto insignificanti, come il Westin, il Renaissance, il Novotel, l’Hilton Times Square, ecc…. uno più irrilevante dell’altro. E’ come se avessero costruito hotel stile “Rocca Cannuccia di Sotto” a Las Vegas: il modo giusto per distruggere le emozioni. Il Knickerbocker, però, come dice il nome, da vero newyorkese è sopravvissuto e fu riportato in vita come hotel nel 2015.

Il Circo della Vita.
Indipendentemente da quello che capita, Times Square è unica nel suo genere. La piazza e i suoi hotel dopo una breve epoca di glamour che durò circa 20 anni, caddero poi nel degrado e stanno oggi vivendo una fase di “Disneyficazione”.

Nel 1918, al Knickerbocker Hotel, una scimmia in abiti umani si aggirò nell’atrio causando il panico tra gli ospiti. Oggi sono gli esseri umani a Times Square che, abbigliati come King Kong o Elmo, provocano shock e fastidio tra i loro pari. Da quando il Claridge venne demolito, il “cowboy di mezzanotte” ha perso casa e si aggira nudo per Times Square mentre La” gelida” Principessa Elsa ha preso il posto della sexy Evelyn Nesbit.
Camminando in una Times Square inquietamente deserta durante il Covid, mi sono reso conto che ciò che caratterizza la piazza è la gente. Sono loro il reale e folle spettacolo di Times Square. Times Square è come la prima persona di cui ti sei innamorato follemente, finché non ti accorgi della sua stravagante personalità. Quindi chiedi il divorzio e rinneghi pubblicamente con tutti di essere mai stato attratto da lei… ma in segreto rimarrà sempre il tuo primo amore.

L’ultima edizione dell’ Edizione.
Molti dei nuovi hotel realizzati negli ultimi 40 anni hanno affermato che “avrebbero cambiato” Times Square e la storia si è ripetuta di nuovo nella più recente apertura dell’ “The Edition Hotel” annunciato con clamore nel 2019 e già dimenticato nel circo della vita che è Times Square. A prescindere dagli sforzi o dalle migliori intenzioni, anche riuscendo a cambiare la superficie di Times Square, alla fine sarà sempre Gotham che ci cambierà.
(Fine)
Discussion about this post