L’American LGBTQ+ Museum avrà un nuovo spazio all’interno del complesso del New York Historical Society, con sede a Central Park West.
L’investimento ha il prezzo di 35 milioni di dollari, un quarto del capitale che la società ha intenzione di spendere per ampliare ed occupare lo spazio dietro la sede principale. Acquistata nel 1937, la proprietà è stata da sempre considerata un’iconica location per i newyorkesi e gli abitanti di Manhattan. La società ha in piano di aggiungere aule, gallerie e centri educativi in concomitanza ad uno spazio permanente dedicato alla Storia e cultura della comunità LGBTQ+. Il Department of Cultural Affairs di New York ha aiutato a dare vita a questo progetto, con l’intenzione di narrare e rappresentare le dinamiche di questa parte minoritaria della nostra società.

A partire dall’estate prossima saranno svolti i primi lavori sul sito. Il nuovo spazio occuperà l’intero quarto piano, includendo due gallerie, l’accesso al terrazzo e altri spazi aggiuntivi per le attività amministrative.
Quest’anno la New York Historical Society ha organizzato mostre sugli eventi di Stonewall e la loro importanza, in aggiunta a Safe/Haven sulle radici della comunità LGBTQ+ a Cherry Grove presso Fire Island (zona Long Island).
Non solo un arricchimento positivo per la città di New York, ma un passo importante per la comunità queer. In base ad uno studio riportato su Gallup, in America ci sono all’incirca 23.6 % persone che si identificano omosessuali (gay e lesbiche). I membri della comunità LGBTQ+ comprendono generi e orientamenti sessuali più o meno fluidi, che non si riducono soltanto al genere maschile e femminile. Vi è infatti uno spettro di storie, esperienze, emozioni e sentimenti che vanno al di là degli standard a cui siamo abituati a celebrare.
Avere uno spazio che fa da testimonianza a questo gruppo di persone fa una piccola differenza in un mondo dove ancora le pari uguaglianze sembrano essere un’utopia lontana.