E se New York fosse sprofondata in un clima analogo agli anni della Grande Depressione? È questa l’impressione che ha dato questa settimana il sindaco Bill de Blasio lanciando un’iniziativa che riporta alla mente la crisi in cui sprofondò l’economia americana negli anni ’30. “Nel 1933 il presidente Franklin Delano Roosevelt basò la ripresa economica della nazione sul rifacimento delle infrastrutture, dando lavoro agli americani e restaurando l’orgoglio civico verso gli spazi pubblici. Ora New York si mette in prima fila nel processo per la ripresa economica”, ha detto il sindaco facendo riferimento al New Deal che rilanciò l’economia mondiale rilanciando prima di tutto quella americana.
Il New Deal — nella versione di de Blasio — non punta alle infrastrutture. Punta invece a rilanciare la qualità della vita a New York partendo dal presupposto che se riparte la vita nella principale metropoli americana, si riavvia il motore dell’economia Usa. A questo fine il sindaco ha annunciato la creazione di un programma con tre C. Si tratta del City Cleanup Corps che entro l’autunno avrà dato un lavoro a diecimila newyorkesi. I primi settecento posti d’impiego sono già disponibili. Mille saranno a disposizione entro la fine di aprile. Più di settemila persone saranno impiegate entro luglio e con settembre si arriverà a quota diecimila. In questo modo il sindaco garantisce un posto d’impiego a diecimila persone che attualmente sono disoccupate.Sono tutti posti di lavoro retribuiti con il salario minimo nello stato di New York — quindici dollari all’ora. I fondi verranno dal pacchetto di stimolo federale voluto dal presidente Biden. Fondi che saranno distribuiti fra dieci enti statali, fra i quali il Department of Parks & Recreation; il Dipartimento dei trasporti, il New York City Housing Authority e il Dipartimento per la protezione dell’ambiente.
Di che cosa si occuperà questo esercito di dipendenti pubblici a termine? Contribuiranno alla manutenzione degli spazi verdi. Lavoreranno per ripulire i muri dai graffiti. Laveranno i marciapiedi. Aiuteranno nella gestione del programma Open Streets che chiude al traffico intere strade aprendole invece ad attività artistiche e culturali.
L’attività del diecimila sarà concentrata in trentatré quartieri che stanno risentendo in modo particolarmente negativo della pandemia. Non pensiamo dunque ai quartieri residenziali più centrali bensì a zone periferiche dove botteghe, ristoranti e piccole attività commerciali hanno chiuso o stanno soffrendo a seguito dell’epidemia di Covid. Uno degli effetti più negativi sono le montagne di sacchi della spazzatura dopo che il Comune aveva dovuto effettuare tagli ai servizi per mancanza di fondi. Le conseguenze sono cattivi odori, topi, scarafaggi che scoraggiano il pubblico. Molta gente preferisce rimanere in casa per evitare la schifezza in strada.
Il parallelo col New Deal è evidente. Allora Roosevelt offrì agli americani un impiego per migliorare parchi, foreste e spazi pubblici. E per sottolineare le similitudini de Blasio ha fatto disegnare un poster per il CCC che si ispira appunto al New Deal degli anni ’30. Funzionerà? È un’iniziativa che ha tutti i presupposti per dare risultati e, primo segnale incoraggiante, è stata la reazione dei politici a livello statale. “Applaudo il sindaco,” ha detto il senatore Kevin Parker. “Un’iniziativa straordinaria”, ha commentato il deputato statale Khaleel Anderson. “Un’aggiunta molto necessaria per la ripresa”, ha sottolineato il deputato Kenny Burgos. “Un’iniziativa vincente per tutti”, ha aggiunto il deputato Steven Cymbrowitz.
Potrei continuare con l’elenco di commenti positivi, ma mi fermo qui, limitandomi a mettere in risalto una cosa: De Blasio ha trovato molta solidarietà. Ed è questa la forza su cui in questo momento New York ha bisogno di contare. E concludo dunque con le parole di Debi Rose, consigliere comunale. “Il City Cleanup Corps non soltanto ci darà quartieri più puliti e verdi, ma offrirà anche impiego a coloro che stanno faticando a uscire dai danni economici della pandemia. Occupandosi dei quartieri più colpiti questa iniziativa mette New York su un percorso sia di ripresa economica che di giustizia sociale”.