Lunedì una potente tempesta di neve ha colpito gran parte del nordest degli Stati Uniti. Muoversi era impossibile. Numerosi voli sono stati cancellati ed è stato interrotto il transito delle metropolitane. La bufera ha causato addirittura una vittima. Alle 7 di sera, New York City aveva accumulato oltre 40cm di neve, motivo per cui il sindaco, Bill De Blasio, aveva dichiarato lo stato di emergenza della città. Ha rimandato gli appuntamenti per il vaccino anti Covid-19, ha chiuso le scuole ed ha interrotto il traffico non essenziale.
“È una nevicata estremamente intensa” aveva detto il sindaco, “la neve è quasi accecante… Se potete, evitate di stare fuori“. I meteorologi avevano previsto fino a 60cm di neve, e questo avrebbe trasformato l’evento in una delle tempeste più grandi della storia della città. Ma nel tardo pomeriggio, le fitte nevicate si sono spostate verso nord.

Martedì mattina la città si è trovata a fare i conti con il mezzo metro di neve accumulato, che ha reso gli spostamenti di ogni tipo, sia a piedi sia con un mezzo, molto rischiosi. Per questo motivo, le vaccinazioni restano ancora sospese, nonostante De Blasio avesse dichiarato che forse avrebbero potuto riprendere la mattina seguente. Il sindaco ha affermato di non volere che i residenti più anziani si rechino agli appuntamenti. Le strade sono scivolose e i marciapiedi sono ricoperti di ghiaccio. “Sulla base di ciò che stiamo vedendo in questo momento, crediamo che domani sarà difficile spostarsi per la città… Sarà gelido, sarà pericoloso” ha detto.

Secondo De Blasio, però, il rinvio dei vaccini non sarà un problema, poiché la città può recuperare gli appuntamenti nel corso della settimana. “Utilizzeremo i giorni nella settimana, aumenteremo gli appuntamenti e riprogrammeremo le persone“. In effetti, quasi paradossalmente, questo ritardo negli appuntamenti potrebbe favorire la città, che da settimane ha abbastanza personale, ma non abbastanza dosi per somministrare il vaccino.
Riprende però il regolare servizio della subway, incluso quello delle sezioni all’aperto, come nel Queens, Brooklyn e Bronx. “Capiamo che le linee della metropolitana e dei treni pendolari sono fondamentali per i lavoratori essenziali che devono recarsi al lavoro” ha detto il governatore Andrew Cuomo in una dichiarazione nella tarda serata di lunedì. Secondo la dichiarazione, i residenti dello stato di New York dovrebbero comunque evitare gli spostamenti non essenziali, ed aspettarsi dei ritardi. La chiusura ha interessato le linee della metropolitana in tutta la città e ha chiuso 204 delle 472 stazioni del sistema, principalmente a Brooklyn, Queens e Bronx.

Infine, le scuole resteranno chiuse fino a mercoledì, quando la didattica in presenza potrà ripartire. Si presuppone, infatti, che la città sarà di nuovo agibile nelle prossime 24 ore, anche se le temperature restano comunque sotto lo zero, e quindi la neve potrebbe non sciogliersi per qualche giorno. Tutto sommato, la città è stata capace di reagire prontamente ed efficacemente.
