Di emergenza in emergenza. La bella stagione ormai in arrivo porta con sé una nuova ondata di migranti che attraversano il Mediterraneo. Ed è una ondata di proprorzioni impressionanti: diecimila da sabato ad oggi. Il dato è stato fornito dalla Guardia costiera: 1.511 migranti tratti in salvo ieri in 12 diversi interventi, si aggiungono agli 8.480 salvati nel weekend. Senza contare quelli che sono morti e che vanno a ingrossare le file dei senza nome finiti in fondo al mare: 400 secondo il racconto dei testimoni sbarcati in Calabria.
Superfluo aggiungere che l'unico Paese che li accoglie è l'Italia. Come se fosse l'unico Paese ad affacciarsi sul Mediterraneo.
Superfluo anche aggiungere che ad essere presi di mira sono, soprattutto, i porti siciliani. A Palermo stamattina sono approdate tre navi cariche di circa 400 migranti. Il porto sembra un campo profughi: tende della Caritas e dei sanitari tapezzano le panchine.
Non solo Palermo. A Messina su un mercantile sono arrivati 236 profughi, mentre a Catania è giunto il rimorchiatore italiano "Asso 21" carico di immigrati salvati su un barcone al largo delle coste della Libia.
Proprio contro questo rimorchiatore sarebbero stati sparati dei colpi di arma da fuoco da una motovedetta che, secondo le testimonianze, avrebbe poi recuperato il barcone ormai vuoto per rimorchiarlo verso terra. La Procura distrettuale di Catania ha aperto un'inchiesta sull'episodio.
Per Fabrice Leggeri, il direttore esecutivo di Frontex (l'Agenzia europea che si occupa di cooperazione internazionale per le frontiere esterne dell'Ue) "questo è' un segnale che i trafficanti in Libia stanno finendo le barche".
Centinaia di migranti sono arrivati, a bordo di mezzi di soccorso, anche a Porto Empedocle, nell'agrigentino, e a Lampedusa, la più grande delle isole Pelagie, dove il centro d'accoglieza è di nuovo al collasso.
Una petroliera greca, con 82 immigrati recuperati al largo delle coste libiche, si è invece diretta in Sardegna, a Cagliari. Un'altra petroliera ha condotto a Corigliano, in Calabria, 110 profughi, tra i quali 14 donne. E anche al porto di Taranto sono sbarcate centinaia di persone.
Ed in piena emergenza, la Camera dei Deputati non trova di meglio da fare che istituire una giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione (si celebrerà il 3 Ottobre, in memoria della strage di Lampedusa del 2013).
"Coloro che hanno causato con politiche arrendevoli e sbagliate verso l'immigrazione selvaggia istituiscono oggi la Giornata delle vittime dell'immigrazione, cioè gli inconsapevoli responsabili dello sterminio di innocenti si assolvono con un bagno di ipocrisia". Lo ha dichiarato il capogruppo di Fdi-An, Fabio Rampelli durante il dibattito.
Alessandro Di Battista, deputato M5S, non è da meno: "Eccoli, eccoli gli ipocriti del Parlamento e vi vantate in televisione e approvate queste vergognose leggi per istituire la memoria degli immigrati, quando Alfano è ancora il Ministro dell’interno, quando le cooperative, da destra a sinistra, mangiano sugli immigrati. E nessuno fa trasparenza. E i suicidi degli imprenditori italiani aumentano e voi vi vantate, vi pulite la coscienza".
Per la deputata del Pd e componente della commissione Affari sociali, Teresa Piccione, invece "è il doveroso riconoscimento di un dramma che continua a consumarsi troppo spesso ancora oggi. Rappresenta insieme l'omaggio alle vittime ma è anche uno stimolo alla riflessione e alla consapevolezza perche' a questo terribile dramma tutti i Paesi, europei e non, insieme cerchino soluzioni condivise ed efficaci".
Durissimo il leader della Lega Nord, Matteo Salvini: "I 400 morti nel Mediterraneo di ieri pesano sulle coscienze dei 'buoni', di coloro cioè che non si oppongono all'arrivo per mare dei clandestini. Boldrini – ha concluso Salvini riferendosi alla Presidente della Camera dei deputati – andasse a fare un salto in Libia, ci si fermasse per qualche mese. Poi parliamo di cos'e' l'accoglienza vera".