Finisce in pareggio per 1-1 il “Big Match” di San Siro tra un’Inter un po’ sprecona e un Napoli remissivo. Il solito Çalhanoğlu risponde al vantaggio dei partenopei di McTominay nel primo tempo con un gol da manuale ma prende un palo su rigore nel secondo.
Formazione dei titolarissimi quella che affronta il Napoli. Torna Acerbi, reduce da un infortunio che lo tiene fuori dal 20 ottobre scorso, affiancato da Bastoni e Pavard davanti a Sommer. Centrocampo con Dumfries e Dimarco esterni e il trio Barella, Çalhanoğlu, e Mkhitaryan in mezzo, e in attacco a penetrare la difesa dei partenopei, Thuram e Capitan Lautaro. Da notare due ex interisti fra gli avversari con Lukaku, fischiatissimo a San Siro, e Politano a far parte del tridente d’attacco di Conte.
Partita molto intensa fin dall’inizio con in palio tre punti importanti in ottica classifica. Una vittoria dei campioni d’Italia, infatti, avrebbe visto l’Inter prendersi la vetta scavalcando proprio il Napoli. Gli ospiti sono i primi a segnare con un tap-in di McTominay che spiazza Sommer al 23°. L’Inter non si lascia prendere dallo sconforto e continua ad assediare la porta avversaria in cerca del pari. Il pareggio arriva al 43° quando Çalhanoğlu tira una bordata da fuori area che finisce all’incrocio dei pali battendo Meret e mandando le squadre negli spogliatoi sul 1-1.
Nella ripresa, i padroni di casa continuano il loro assedio ma sciupano molto sotto porta. Due occasioni sprecate per Lautaro e Dimarco arrivano quasi subito e le opportunità, per l’Inter, diventano il leitmotiv del resto della partita. Al 74° arriva un’altar occasione per i campioni d’Italia dopo che Dumfries viene buttato giù in area da Anguissa. Çalhanoğlu tira dal dischetto, forte dei suoi diciassette rigori consecutivi trasformati in Sere A, ma la palla batte con forza sul palo negando il vantaggio nerazzurro. L’Inter continua a portarsi in avanti senza però riuscire a chiudere la partita. Un pareggio equo che va un po’ stretto agli uomini di Inzaghi.
Dopo l’ultima sosta per le nazionali del 2024 che vedrà impegnati parecchi giocatori nerazzurri, l’Inter torna in campo sabato 23 novembre in visita al Bentegodi di Verona. Tre giorni dopo, torna anche la Champions League quando l’Inter ospiterà il Red Bull di Lipsia.
Hanno Detto:
“Cosa mi ha soddisfatto? Tutto,” ha detto Simone Inzaghi alla Gazzetta dello Sport. “C’era una squadra che avrebbe meritato la vittoria: l’Inter. Nel secondo tempo non c’è stata partita. Siamo andati in svantaggio per una palla inattiva, il Napoli è molto forte ma i ragazzi sono stati molto bravi. Dopo quello che avevano speso mercoledì contro l’Arsenal non mi aspettavo una gara così.”
Tre Elementi Positivi
Il ritorno di Acerbi: Il difensore centrale, pupillo di Inzaghi, torna in super forma pronto a riprendersi il posto. Acerbi difende bene su Lukaku e sulle poche incursioni dei partenopei, attacca e arriva anche a spiazzare Meret con un tiro molto potente e ravvicinato. A 36 anni, continua a giocare come un ragazzino portando palla in avanti e cercando di creare scompiglio sia in attacco che in difesa. Un’altra garanzia per il tecnico piacentino e per i tifosi interisti.
I due registi (anzi tre): Ne abbiamo parlato più volte, l’Inter ha il lusso di poter schierare due playmaker alla volta. Partiti con Çalhanoğlu e Barella – tra i migliori in campo – aggiungiamo anche Zielinski che si è fatto vedere a partita in corso. Tutte le azioni passano attraverso questi tre campioni che hanno una visione del campo a 360° gradi e riescono a impostare bene il gioco nerazzurro.
Lo spirito di squadra: Anche se il pareggio ci va un po’ stretto e in passato abbiamo già parlato della mancanza di concentrazione nell’ultimo terzo del campo, la squadra gira bene ed è molto coesa. Stasera si è visto qualche tentennamento e forse qualche errore ma i ragazzi, almeno a centrocampo e in difesa continuano a eccellere tutti insieme, attaccando e difendendo in gruppo.