Si è rivista finalmente un’Italia convincente e, soprattutto, vincente al Parco dei Principi di Parigi, dove ieri sera gli azzurri si sono aggiudicati la prima gara della Nations League, battendo a domicilio la Francia, rivale storico degli ultimi 26 anni. Eppure, le premesse per l’ennesima serata di mugugni, dopo il disastro all’Europeo tedesco, sembravano esserci davvero tutte.
Lo 0-0 tra gli uomini di Spalletti e l’11 di Deschamps è durato infatti solo 14 secondi. Nemmeno il tempo di cantare l’inno di Mameli e di applaudire la sempre suggestiva Marsigliese in pratica. Sul nostro calcio d’inizio, infatti, Di Lorenzo si avvicina al pallone con fare timido, favorendo l’anticipo di un indemoniato Barcola, che a tu per tu con Gigio Donnarumma, suo compagno al PSG, porta i Galletti in avanti. Proprio come successo con Albania e Svizzera all’Europeo, dunque, l’Italia subisce l’ennesimo gol in avvio di gara, complicandosi la vita da sola.
Nei primi 10 minuti, Cambiaso e Di Lorenzo vengono costantemente mangiati da Barcola e Mbappé, che però non riescono a trovare il raddoppio che avrebbe chiuso i giochi. Dopo l’avvio shock, gli azzurri provano a ricompattarsi. Il 3-5-2 di Spalletti, che in fase di non possesso diventa 5-3-2, sembra generare più di qualche problema alla retroguardia francese, soprattutto lungo le fasce.
Il primo squillo degli azzurri arriva con un colpo di testa di Frattesi, che da due passi colpisce la traversa. Alla mezz’ora, invece, l’Italia ristabilisce la parità. Dimarco triangola con Tonali, alla sua prima gara in nazionale dopo la squalifica: con il tacco, l’ex Milan favorisce l’inserimento dell’esterno dell’Inter, che con il suo mancino vellutato mette il pallone sotto l’incrocio dei pali.
Il gol dà fiducia agli azzurri, che nel secondo tempo rientrano in campo con una fame ed una tigna che non si vedevano da tanto, troppo tempo. Dopo soli 6 minuti, Raspadori, entrato benissimo al posto di un impalpabile Pellegrini, serve sulla corsa Retegui, che a sua volta favorisce l’inserimento di Frattesi. In spaccata, il centrocampista nerazzurro infila nell’angolino basso Maignan, concludendo come meglio non poteva un’azione tutta in velocità.
Il colpo del KO, arriva a 16 minuti dal triplice fischio: Cambiaso cambia gioco per Udogie che, dopo essere rientrato sul destro, vede Raspadori che si smarca al limite dell’area. L’attaccante del Napoli si allunga il pallone con l’interno, mettendo fuori gioco Saliba, e da due passi realizza il 3-1. Game, set, match.
70 anni dopo l’ultima volta, l’Italia batte la Francia vicecampione del mondo a Parigi, costringendola ad uscire tra i fischi dei 50mila del Parco dei Principi. Ciò che più conta, però, a prescindere dalla manifestazione e dall’avversario, è che si è rivista una squadra in grado di rispondere alle difficoltà, con il carattere e con il gioco.
“Stasera i ragazzi hanno giocato una grande partita, sono stati dei giganti”, ha dichiarato Spalletti, “Sbattersi su e giù per il campo contro questi avversari qui è arduo, l’hanno fatto con grande dignità e forza. Quando ho accettato la Nazionale pensavo di poter fare una squadra forte, non cambio idea dopo una o due partite perse”.