L’Italia ritorna a sorpresa una superpotenza nell’imprevedibile universo del pallone.
Cinque squadre nelle semifinali europee. Più del doppio di Inghilterra e Spagna insieme (due semifinaliste a testa) dove si disputano i campionati più prestigiosi e più seguiti. Una resurrezione inattesa per il nostro calcio che potrebbe schiudere prospettive ancor più trionfali. La chance di essere presenti in tutte e tre le finali (in quella di Champions è già una certezza) e di una finale tutta italiana in Europa League. Un bottino sontuoso che rilancia i nostri club di punta nell’aristocrazia del football mondiale.
Milan contro Inter in semifinale Champions vent’anni dopo. Come nel romanzo di Dumas.
Andata il 10 maggio (si gioca ovviamente sempre a San Siro, ma per sorteggio in casa del Milan). Ritorno il 16. Con un ritardo di soli tre giorni rispetto al 2003. E con pronostico, come allora, indecifrabile. Vent’anni fa nel primo derby europeo prevalse il Milan che pure all’epoca era la squadra ospitante nel primo match. Zero a zero a zero all’andata. Uno a uno al ritorno (gol di Shevchenko e “Oba Oba” Martins) ma passaggio del turno per i rossoneri allenati da Carlo Ancelotti grazie alla regola (oggi abolita) dei gol che valevano doppio in trasferta. In finale (a Manchester) il Milan conquistò la sua sesta coppa battendo ai rigori la Juve che aveva conquistato lo scudetto con 11 punti di vantaggio sul Milan terzo e 7 sull’Inter seconda.

Il Milan, con 7 Coppe su 11 finali, è secondo solo al Real Madrid (14 trofei su 17 finali) nella classifica dei vincitori del massimo trofeo continentale. Ha la storia e il karma dalla sua parte, Ma anche l’Inter vanta un curriculum europeo di tutto rispetto: 3 coppe conquistate su 5 finali. L’ultima nel 2010 (è stata anche l’ultima vittoria di una squadra italiana) quando i nerazzurri allenati da Mourinho sconfissero il Bayern per 2-0 a Madrid (doppietta di Milito). Nell’ultimo decennio ci ha provato e fallito due volta la Juventus, battuta in finale nel 2015 dal Barcellona (per 3-1) e nel 2017 dal Real Madrid (4-1).
Milan e Inter, vincitrici degli ultimi due scudetti, si scontrarono pure nel 2005 ma ai quarti. Vittoria dei rossoneri all’andata per 2-0 (reti di Stam e Scevchenko), ritorno tumultuoso con gol iniziale di nuovo di Scevchenko prima della sospensione per i fumogeni lanciati dai tifosi nerazzurri (uno colpì il portiere milanista Dida) dopo il gol annullato di Cambiasso. L’Uefa assegnò la vittoria a tavolino al Milan per 3-0. Il Milan approdò poi in finale che perse rocambolescamente a Istanbul ai rigori dopo essere andata in vantaggio nel primo tempo di tre gol e essersi fatta rimontare nella ripresa.
Anche la tradizione per i derby di Champions è quindi favorevole al Milan. Che è in leggero vantaggio pure nelle stracittadine di Coppa Italia e di Supercoppa (ma ha perso rovinosamente l’ultima sfida per 3-0 in gennaio, durante il suo periodo invernale di appannamento). Nel bilancio storico del campionato vanta invece più successi l’Inter (68 contro 54 sconfitte e 56 pareggi). Bilancio in parità nella corrente stagione: 3-2 per il Milan all’andata, 1-0 per l’Inter al ritorno
Il vincitore affronterà il 10 giugno a Istanbul in finale un gigante. Il pluridecorato Real Madrid , detentore dell’ultimo titolo conquistato a Parigi contro il Liverpool per 1-0, guidato dall’ex milanista Carlo Ancelotti (recordman con 4 Champions fra i tecnici). O il Manchester City di Pepe Guardiola (due Champions con l Barcellona) che, grazie alle illimitate risorse finanziarie della proprietà emiratina, cerca da oltre quindici anni (prima aveva vinto solo una Coppa delle Coppe) di centrare il massimo obiettivo europeo sfiorato solo nel 2021 nella finalissima persa (1-0) a Porto contro il Chelsea.
In Europa League la Juve se la vedrà con il Siviglia, che da quando (2009) la competizione ha cambiato nome si è aggiudicata ben quattro volte il trofeo (l’attuale detentore è l’Eintracht Francoforte). La Roma incontrerà i tedeschi del Bayer Leverkusen. Sfide piene di insidie. Da cui potrebbe scaturire una finale inedita tutta italiana a Budapest (31 maggio).
In Conference League (detentrice la Roma) la Fiorentina affronterà il Basilea. E se supererà il turno troverà in finale (7 giugno a Praga) la vincitrice fra Az Alkmar e West Ham.
Statisticamente almeno una delle tre Coppe dovrebbe arrivare in Italia.